San Marino. Efficienza e innovazione … di Alessandro Bevitori, Libera

La condizione di isolamento che stiamo vivendo in questi giorni è senza dubbio qualcosa senza precedenti, almeno nel passato recente e ha cambiato la nostra quotidianità.

Questa condizione di confinamento forzato sarebbe stata molto più difficile da sostenere se non ci fosse stato il web a rappresentare una importante componente della nostra vita quotidiana: spesa, informazione, relazioni sociali amicali e lavorative avrebbero avuto un destino profondamente diverso se in questi spazi non si fossero inseriti i servizi digitali a cui ormai siamo abituati ma che in questa condizione hanno assunto un significato completamente diverso.

In questo senso intravedo una grande opportunità per San Marino: smart city e digitalizzazione devono essere i nostri obiettivi principali.

Invece purtroppo ravvediamo ancora troppe difficoltà a livello normativo e poca convinzione nel cogliere questa occasione per fare decisi passi in avanti di ammodernamento.
Basti pensare al fallimento totale nell’apertura degli uffici pubblici con file d’attesa e addirittura la prenotazione telefonica!
Invece  dovremmo lavorare per regolamentare forme nuove di lavoro come lo Smart-working, anche per la PA, e promuovere l’uso del digitale negli uffici che ad oggi è limitato, nonostante le varie circolari e la volontà anche del personale di usare la tecnologia.

Non ultimo l’adeguamento delle nostre Istituzioni. Sono convinto che in questo momento la salute e la sicurezza vanno poste al primo posto di ogni priorità, ma d’altra parte la democrazia, il confronto parlamentare e il funzionamento degli organismi istituzionali non possono essere sospesi.

L’uso del digitale può e deve essere determinante. Credo che tutti i Segretari di Stato e consiglieri debbano essere messi nelle condizioni di poter intervenire e partecipare ai lavori consiliari anche in streaming.

L’emergenza attuale ha ridefinito le forme del dialogo, si sono implementate le video-conferenze, l’uso dello streaming, appunto, e persino le misure adottate dal governo hanno consentito la validità legale delle assemblee celebrate in videoconferenza. Affermazioni come quelle fatte da qualche Segretario di Stato nei giorni scorsi che giustificava il ritardo degli interventi a supporto delle imprese e famiglie proprio per l’uso del web, sono fuori dai tempi e fanno sorridere.

Pensiamo al Parlamento Europeo, per fare un esempio, che in questi giorni sta lavorando a distanza e con voto elettronico.

Credo quindi che anche il nostro organo parlamentare debba adeguarsi a questa nuova realtà, sia per garantire la piena espressione di ogni singolo membro del Congresso o consigliere, sia per tutelare la salute di tutti attraverso l’uso delle nuove tecnologie che, specialmente in tempi di Covid-19, stanno aiutando la vita quotidiana di ogni cittadino e che deve essere d’aiuto anche per le nostre istituzioni.

Io e il mio gruppo consigliare lo abbiamo chiesto. Speriamo di poter essere ascoltati anche per dare per primi, come istituzioni e politica, l’esempio per un percorso virtuoso ed innovativo che la nostra Repubblica deve intraprendere.

Alessandro Bevitori
Libera