San Marino, El?go e Comites a confronto sulla doppia cittadinanza: verso una riforma inclusiva

Si è svolto lunedì scorso un incontro tra i vertici di El?go e una delegazione del Comites San Marino per discutere della doppia cittadinanza e dell’attuale obbligo di rinunciare alla cittadinanza di origine per accedere a quella sammarinese.

All’appuntamento hanno preso parte, per il Comites, il Presidente Alessandro Amadei e il Consigliere Valter Bartolini; per El?go, il Presidente Paride Andreoli, il Portavoce Rossano Toccaceli e il Consigliere Giovanna Cecchetti.

Durante il confronto, entrambe le delegazioni hanno sottolineato come l’iter avviato con l’approvazione dell’istanza d’Arengo del 18 marzo 2024 rappresenti un passo fondamentale verso il riconoscimento di una cittadinanza più inclusiva, capace di tutelare la pluralità identitaria e valorizzare l’integrazione di chi sceglie di legare la propria vita alla Repubblica di San Marino.

Il progetto di legge predisposto dalla Segreteria agli Interni, già licenziato dal Congresso di Stato e discusso in prima lettura dal Consiglio Grande e Generale il 24 febbraio 2025, dovrà ora affrontare l’esame della Commissione Affari Costituzionali.

El?go ha evidenziato come questo percorso legislativo rappresenti un’opportunità concreta per superare disparità e rigidità normative che penalizzano i cittadini stranieri, ribadendo l’importanza di giungere a un testo che rispecchi i valori di equità e apertura della comunità sammarinese.

«È il momento – ha sottolineato Giovanna Cecchetti – che la politica sappia guardare al futuro con responsabilità, superando visioni anacronistiche e garantendo ai cittadini di altri Paesi il diritto di mantenere la propria identità di origine».

El?go ha ricordato di aver sostenuto fin dal 2019 la sospensione quinquennale dell’obbligo di rinuncia alla cittadinanza come misura transitoria in attesa di una riforma complessiva. L’azione dell’associazione mira oggi a favorire una proroga a tempo determinato e a promuovere l’accelerazione dell’iter legislativo, sostenendo questa istanza all’interno della maggioranza e dell’Aula consiliare.