Con molta sorpresa ho visto il mio nominativo inserito impropriamente tra gli NPL di Banca Commerciale, con importo più che triplicato rispetto all’originario (!!!). Il presunto debito si riferisce a diverse posizioni lavorative, conti correnti, di circa 15 anni fa e non c’entra nulla con l’attuale attività di giornalista.
Quello che non è stato detto è che ho vinto una causa civile contro BCS e quindi non devo alcunché alla Banca confluita in Asset Banca. Quindi io non sono debitore di nulla.
Pertanto è palese che l’inserimento del mio nominativo, dove non viene specificato che ho vinto la causa civile contro BCS e che pertanto non devo pagare nulla, è parziale e probabilmente è stato fatto solo ed esclusivamente per gettare fumo negli occhi dei miei lettori e denigrare la mia persona.
Io non devo pagare nulla, ma per altre questioni il Segretario Celli – come abbiamo visto – si.
Io dallo Stato non ho mai percepito pensioni d’oro ne compensi faraonici come, invece molti hanno fatto e stanno facendo tuttora. Il rapporto tra me e Banca era privato tra due soggetti privati tutelato dalle rigide leggi di riservatezza bancarie.
Proprio per non infrangere queste leggi, con una probabile causa di risarcimento di terzi, io non pubblicherò nessun elenco e nessun importo dei debitori con le banche che hanno generato il credito d’imposta.
Io con la questione Credito di imposta non c’entro nulla. Mi spiace ma vi è andata male anche stavolta.
Marco Severini