VINCE LA SINISTRA NELLE VARIE VERSIONI, TIENE IL PDCS, SI CAMBIA
PER NON CAMBIARE
Le elezioni sammarinesi, a prescindere dal ballottaggio di domenica 4 dicembre che presumibilmente premierà la coalizione San Marino prima di tutto, format meno incombente del Bene Comune, hanno decretato un incontrovertibile spostamento a sinistra. Una sinistra divisa tra socialisti di governo Psd e Ps, nuovo riformismo Ssd, sinistra radicale antagonista del movimento Rete.
Civico 10 l’altro movimento di rottura nato nel 2012 rimarrà all’opposizione insieme a Ssd coagulo di ex socialisti e ex comunisti e a Repubblica Futura sorta dalle ceneri multiple di Ddc, Eps, Upr, Ap. Risultati complessivamente ottimi per Adesso San Marino che tuttavia fallisce l’inderogabile obiettivo le Segreterie di Stato.
Sparisce Noi Sammarinesi dell’oramai ex Segretario di Stato per l’Industria Marco Arzilli fuoriuscito dal Pdcs nel 2005 che si era inventato questa lista di destra.
La vera e unica destra la Lista delle persone libere si ferma al 2,13% ma è il vincitore morale di una tornata elettorale caratterizzata ancora una volta dallo strapotere dei nuclei familiari e dei gruppi di pressione legati ad interessi particolari.
Marco Severini si è battuto da solo come un leone contro tutti dimostrando che la forza delle idee è il primo passo perchè un’azione politica che imprima il cambiamento continua anche senza il seggio in Consiglio.
Vincitore assoluto è il Segretario del Pdcs Marco Gatti che potrebbe essere il primo leader di Via delle Scalette ad affermarsi in due elezioni consecutive.