Elia Rossi alle ultime elezioni è stato in lizza per un seggio al Parlamento della Repubblica Italiana, attraverso la circoscrizione Estero Europa, con la lista unica del centro destra per “Forza Italia” e “Noi moderati”. Una candidatura che a suo modo ha fatto un po’ la storia, in quanto è stata la prima volta che un sammarinese ha avuto la possibilità di entrare nel Parlamento italiano. Già sindaco di Montegrimano Terme, l’impegno di Elia Rossi si è rivolto principalmente ai cittadini italiani residenti all’estero con particolare attenzione a quelli nella Repubblica di San Marino.
Elia Rossi, dopo l’avventura alle elezioni politiche italiane, come è proseguito il suo impegno politico?
“Bene. Sono sempre in contatto con i vertici del mio partito e specie con il Ministro Tajani con cui condivido le problematiche del territorio e le possibili soluzioni. Di norma faccio la spola con Roma una volta a settimana e in quelle occasioni, facciamo il punto della situazione sulle tante tematiche da affrontare’.
Quali sono i settori più “sensibili” al momento per San Marino e che necessitano immediata attenzione da parte dell’Italia?
“Economia, infrastrutture e ruolo nel mondo. L’Italia potrebbe essere di forte aiuto a San Marino su questi tre temi. Partendo sempre dall’ovvio presupposto che San Marino è uno stato sovrano e che quindi come tale va considerato, se l’Italia mettesse un po’ di ‘attenzione’ e sottolineo la parola attenzione che non va assolutamente confusa con ‘ingerenza’, su questi tre temi, magari avviando delle partnership proprio con il Titano su temi specifici, probabilmente si consoliderebbe ancora di più il rapporto tra i due stati, portando grande beneficio ad entrambi i territori”.
Contento dell’innalzamento della franchigia per i frontalieri?
“Quella della franchigia è da sempre una delle mie battaglie e vedere finalmente che i nostri frontalieri inizino (la strada è ancora lunga) ad essere tratti come tutti gli altri, è segno concreto che qualcosa sta cambiando! L’obbiettivo è quello di uno statuto che regoli il frontalierato dal primo giorno di lavoro, fino alla pensione”.
Nuovo governo italiano ormai a regime. Qual è la percezione dell’Italia verso il Titano?
“La percezione è ancora purtroppo molto soggettiva. A seconda degli ambienti in cui si affronta il tema San Marino, le risposte sono differenti. Fa quantomeno riflettere l’uscita infelice del ‘comico’ (se così possiamo definirlo) delle Iene che ironizza sull’utilità della Piccola Repubblica. Il mio compito oggi è anche questo, spiegare ad una nuova classe politica Italiana che bisogna uscire dagli stereotipi ed iniziare ad affrontare i temi che riguardano i due Stati con lo stesso impegno e serietà con cui si affrontano temi tra l’Italia e qualunque altro Stato. In questo, sono orgoglioso di dire che nel Ministro degli Esteri Tajani, ho trovato un valido ‘alleato’”.
Cammino di associazione di San Marino verso l’Ue. Qual è il suo punto di vista?
“Sono un Europeista convinto, su questo non ho dubbi. Solo l’Europa (gestita bene) può garantire il livello di sicurezza e benessere a cui siamo ormai abituati da anni. San Marino fa bene a guardare con interesse la UE ma attenzione, credo che si debba giocare questa partita solo se è chiaro a tutti che in questo caso le ‘regole’ NON possono essere uguali per tutti. La repubblica di San Marino ha delle specificità uniche nel continente europeo e queste devono essere tutelate, anche al costo di valutare l’ipotesi di non adesione. I ‘senza se e senza ma’, qui non possono esistere. Il rischio che il cambiamento a cui sarebbe sottoposto San Marino sia ‘troppo impattante’ è concreto e reale, pertanto si all’Europa ma (mi lasci fare una battuta) con moderazione. Tornando seri, qui si che l’Italia ha la possibilità di fare la differenza; grazie al suo ruolo di stato fondatore e al background che ci siamo fatti in tutti questi anni, potremmo aiutare San marino ad entrare in UE, garantendogli quelle specificità di cui parlavo prima”.
David Oddone
(La Serenissima)