San Marino. Emergenza casa: in serata tra polemiche e compromessi approvate in Commissione nuove misure

La Commissione Consiliare Permanente, riunita in sessione serale, ha dato il via libera a una serie di interventi straordinari per affrontare la crisi abitativa sul Titano. Il Progetto di legge “Interventi straordinari per emergenza casa”, presentato dalla Segreteria di Stato per il Territorio, ha superato un lungo dibattito, culminato dopo la mezzanotte con l’approvazione unanime degli emendamenti governativi agli articoli 3 e 4. Tra ritocchi, critiche e soluzioni di mediazione, il testo punta a sostenere le famiglie, ma non senza divisioni tra maggioranza e opposizione.
Tetto più alto per i mutui
La discussione si è accesa sull’articolo 3, dedicato ai finanziamenti agevolati per l’edilizia sovvenzionata. Dopo un confronto serrato, il limite massimo finanziabile è salito a 250.000 euro, mentre la superficie degli immobili è stata fissata a 200 mq, includendo portici e balconi al 50%. “Un compromesso ragionevole”, ha dichiarato il Segretario di Stato Matteo Ciacci, rispondendo alle perplessità di Emanuele Santi (Rete), che temeva un’impennata dei prezzi immobiliari. “Aiutiamo le coppie in un mercato sempre più caro”, ha ribattuto Luca Lazzari (Psd), difendendo un intervento pensato per chi si rivolge a case spaziose ma non di lusso. L’emendamento finale ha messo d’accordo i 9 presenti, ma Rete ha lasciato in votazione due proposte, entrambe respinte.
Garanzie e tassi per i più giovani
L’articolo 4 ha introdotto misure mirate per i giovani tra i 18 e i 45 anni con redditi procapite sotto i 18.000 euro: una garanzia statale e un tasso agevolato (Euribor + spread massimo del 2%) su mutui fino a 250.000 euro, con 5 milioni stanziati in sei mesi. “Un passo concreto”, ha sottolineato Ciacci, accogliendo il suggerimento di Repubblica Futura di calcolare il reddito sugli ultimi tre anni e integrando una proposta di Michela Pelliccioni (D-ML) sulla disabilità. Ma le opposizioni non ci stanno: Santi ha chiesto uno spread all’1% e un’età limite a 60 anni, mentre Matteo Casali (Rf) ha bollato il tasso come “agevolato solo per le banche”, con un possibile 4,33% che peserebbe troppo sui beneficiari. Gli emendamenti alternativi sono stati bocciati, lasciando il testo governativo a prevalere.
Dibattito che divide
Le voci contrarie non si sono fatte attendere. “Si rischia di aiutare chi non ne ha bisogno”, ha avvertito Pelliccioni, criticando metrature e importi. Santi ha definito l’aumento a 250.000 euro “una scelta politica sbagliata”, pur apprezzando il ritocco sulle superfici. La maggioranza, con Marinella Chiaruzzi e Andrea Ugolini (PDCS), ha difeso il progetto come un adattamento ai tempi, necessario per una società che cambia. Dopo ore di negoziati, il compromesso ha retto, ma il clima resta teso in vista della ripresa dei lavori, fissata per martedì 11 marzo alle 9:00.
Verso il futuro?
Con queste misure, San Marino prova a rispondere a un’emergenza casa sempre più pressante. Tra garanzie per i giovani, tassi rivisti e soglie ampliate, il governo scommette su un rilancio dell’accesso alla proprietà. Ma il cammino è ancora lungo, e le opposizioni promettono battaglia sugli articoli successivi. Intanto, il Titano guarda al 2025 con una domanda aperta: basterà per fermare la crisi?
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Il report integrale dei lavori

Prosegue anche in sessione serale, in Commissione Consiliare Permanente Igiene e Sanità, Previdenza e Sicurezza Sociale, Politiche Sociali, Sport; Territorio, Ambiente e Agricoltura, l’esame in sede referente del Progetto di legge “Interventi straordinari per emergenza casa” presentato dalla Segreteria di Stato per il Territorio. In particolare la discussione riparte dagli emendamenti all’articolo 3 (Disposizioni sui finanziamenti assistiti dal contributo in conto interessi in materia di edilizia sovvenzionata).

Michela Pelliccioni (D-ML) e Matteo Casali (Rf) annunciano il ritiro dei propri emendamenti, visto l’integrazione con quello del governo. Di altro avviso Emanuele Santi (Rete):Con l’aumento delle dimensioni degli immobili a 200 mq, escludendo portici e terrazzi, andremo a finanziare immobili imponenti. La maggioranza si prende la responsabilità. Sull’importo massimo finanziabile portato a 250.000 euro siamo completamente fuori strada. Questo porterà all’aumento dei prezzi degli immobili da domani”.

Matteo Casali (Rf):Anche se la nuova formulazione del governo accoglie alcuni spunti delle opposizioni, non possiamo dare il nostro voto favorevole avendolo messo così in blocco”.

D’accordo anche Michela Pelliccioni (D-ML): “Tutte le modifiche su valore e metrature non hanno un senso logico. Occorre aiutare le famiglie meno abbienti. La proposta è di lasciare i balconi nel conteggio delle metrature complessive”.

Il Segretario di Stato Matteo Ciacci apre alla modifica: “Penso si possa recepire la proposta di Rete, che alza il limite a 220 mq includendo terrazzi e portici. Per noi l’aumento del limite massimo del mutuo a 250.000 è doveroso visto l’aumento che hanno avuto i prezzi degli immobili”.

Luca Lazzari (Psd):Nei decenni passati a San Marino si è portato avanti un modello abitativo unifamiliare. Dato che le nuove costruzioni arrivano a costare anche 4.500 euro al mq, molte coppie si rivolgono a immobili vecchi che hanno metrature importanti. Non parliamo per forza di immobili di lusso. Sulla cifra finanziabile è giusto che si aumenti l’aiuto alle famiglie se vogliamo che porti benefici alle coppie”.

Marinella Chiaruzzi (PDCS):Questo articolo rispecchia il cambiamento della nostra società, con l’aumento delle famiglie con pochi componenti. Anche io ritengo che aumentare il limite al valore massimo finanziabile non porti ad un valore degli immobili”.

Andrea Ugolini (PDCS): “Anche io non sono d’accordo con Santi. La volontà è di andare incontro alle giovani coppie”.

I lavori si interrompono per la nuova formulazione.

Segretario di Stato Matteo Ciacci: “La superficie totale massima sarà di 200 mq compresi portici e balconi che saranno però calcolati al 50%. Questa mi pare essere una proposta mediana fra la prima proposta del governo, la seconda proposta del governo e le giuste considerazioni che faceva prima il consigliere Santi”.

Emanuele Santi (Rete):Ricomprendere il 50% dei porticati e dei balconi e riportare la metratura a 200 mq può essere una buona soluzione. Noi rimaniamo comunque molto pessimisti rispetto all’aumento del tetto massimo a 250.000 euro su cui calcolare il contributo. Questa è una scelta politica che accettiamo ma non condividiamo. Lasciamo in votazione 2 dei nostri emendamenti”

L’emendamento del governo modificativo dell’articolo 3 è approvato all’unanimità con 9 voti favorevoli.

Gli emendamenti di Rete sono respinti con 8 voti contrari e 1 favorevole il primo e con 9 voti contrari e 1 favorevole il secondo.

Art.4

Il governo presenta il proprio emendamento modificativo.

Segretario di Stato Matteo Ciacci: “Abbiamo reintrodotto la garanzia dello Stato per giovani che hanno dai 18 ai 45 anni e un reddito imponibile procapite non superiore a 18.000 euro. Poi abbiamo introdotto un tasso sostanzialmente agevolato grazie all’accordo con l’Associazione bancaria sammarinese. È previsto un tasso Euroribor più uno spread massimo del 2,5%. Poi abbiamo destinato per questo intervento 5 milioni di euro in 6 mesi. Credo che sia veramente un passaggio molto importante”.

Emanuele Santi (Rete) illustra i propri 3 emendamenti: “Innanzitutto pensiamo di estendere l’età massimo fino a 60 anni. È un’età molto alta, ma in realtà in questo momento ci possono essere persone che hanno bisogno di un mutuo agevolato anche a questa età vista l’età media che si sta alzando. L’altro emendamento introduce uno spread di solidarietà dell’1% che non è tanto, ma non è neanche poco. Vuol dire che le banche possono marginare di meno sulle persone bisognose. L‘ultimo emendamento propone di diminuire la somma massima finanziabile per ta ristrutturazione a 180.000 euro che non è poco”.

Michela Pelliccioni (D-ML) spiega il proprio emendamento: “Abbiamo effettuato una proposta di riformulazione andando ad inserire anche quelle specificità legate sia all’accesso alla garanzia dello Stato per i soggetti che hanno casi di disabilità intervenuta, sia per il separato la cui casa e l’eventuale agevolazione sul mutuo sia stata assegnata all’altro coniuge”.

Tre gli emendamenti di Repubblica Futura. “A proposito del comma 2 dell’articolo 4 – spiega Miriam Farinelli – abbiamo inteso al punto B inserire l’espressione riferita all’ultimo triennio, cioè un nucleo familiare con un reddito imponibile procapite riferito all’ultimo triennio non superiore a 18.000 euro. Questo per evitare distorsioni. Poi specifichiamo che ai fini della presente legge per reddito imponibile procapite si intende la somma dei redditi imponibili dei componenti il nucleo familiare diviso per il numero dei componenti. Questo sempre per una forma di chiarezza. Poi specifichiamo che le soglie di reddito procapite previste siano sostituite tramite decreto delegato da soglie dell’Indicatore della condizione economica per l’equità, l’ICEE, entro 3 mesi dalla sua introduzione. Infine intendiamo sopprimere il comma 10 “gli istituti di credito convenzionati esaminano le richieste ammesse ai sensi del presente articolo nell’ambito degli stanziamenti previsti negli esercizi finanziari di competenza, riservandosi di non accoglierle solo in caso di sussistenza. di motivate e oggettive ragioni”. Riteniamo che questo comma conceda troppa libertà agli istituti di credito rispetto alla ricerca di motivate e soggettive ragioni per non concedere il contributo sul mutuo”.

Il Segretario di Stato Matteo Ciacci propone di bocciare gli emendamenti di Rete e di accogliere il primo di Repubblica Futura, sull’estensione al reddito degli ultimi tre anni per il calcolo dei requisiti, e di bocciare gli altri. “Accolgo in un certo senso con favore – aggiunge – la proposta di Michela Pelliccioni di integrare l’aspetto della sopraggiunta disabilità anche in questo articolo”. Sulla proposta di Rete di ridurre il limite massimo di interesse per le banche, il Segretario si dice disponibile a passare dal 2,5 al 2%. Non è iper soddisfacente forse ma è già qualcosa”.

I lavori si interrompono per consentire a governo e maggioranza la nuova formulazione del proprio emendamento. Alla ripresa il consigliere di RF Matteo Casali commenta: Quello che viene definito un tasso agevolato è un tasso agevolato per le banche, non per gli utenti. Stiamo parlando di persone che hanno bisogno della casa, con lo Stato che ci mette la anche la garanzia. Parlare di tasso agevolato con dei numeri del genere che complessivamente possono arrivare al 4,33% mi sembra abbastanza ridicolo. Proposte poi alcune ulteriori modifiche al testo.

Michela Pelliccioni (D-ML) aggiunge: “Parto ringraziando il segretario per avere inserito una parte delle nostre proposte che riteniamo importante, soprattutto quando si parla di introduzione della garanzia dello Stato a copertura dei redditi bassi, e per aver inserito la parte legata alla disabilità rimandando ad un regolamento che dichiarerà gli specifici requisiti. Non so chi abbia organizzato poi i parametri. Così come previsti la rata del mutuo rischia di essere più alta del reddito mensile del soggetto, quindi di fatto rendendo inapplicabile questa norma. Il tetto dello spread massimo al 2,50% è un tetto che per San Marino ci può stare. San Marino in questo momento è fuori dall’Europa e ha un costo del denaro molto più alto dell’Italia”.

L’emendamento del governo viene nuovamente aggiornato prima di passare alle votazioni. Questa nuova formulazione viene approvata all’unanimità con 9 voti favorevoli.

L’emendamento di Rete modificativo del comma 2 è respinto con 8 voti contrari e 1 favorevole.

L’emendamento di Rf aggiuntivo del comma 2bis è respinto con 9 voti contrari e 2 favorevoli.

L’emendamento di Rf aggiuntivo del comma 2ter è respinto con 9 voti contrari e 3 favorevoli.

L’emendamento di Rete modificativo è respinto con 9 voti contrari e 4 favorevoli.

L’emendamento di Rete modificativo del comma 3 è respinto con 9 voti contrari e 3 favorevoli.

L’emendamento di Rete modificativo del comma 9 è respinto con 9 voti contrari e 3 favorevoli.

L’emendamento di DML modificativo dell’articolo 4 è respinto con 9 voti contrari e 2 favorevoli.

L’articolo così come modificato viene approvato con 9 voti favorevoli e 1 contrario.

I lavori vengono quindi terminati poco dopo la mezzanotte. Riprenderanno martedì mattina alle 9.00 con la discussione degli altri emendamenti dopo l’articolo 4.