San Marino. Emergenza sanitaria tra geopolitica e fake news, e siamo ancora al primo anno di pandemia … di Alberto Forcellini

L’Italia ha celebrato la prima Giornata Nazionale in memoria delle vittime del Covid. Un momento di grande commozione, mentre infuria ormai da alcune settimane la terza fase e, da qualche giorno, la geopolitica dei vaccini segna un nuovo capitolo tra Usa, Russia, Cina, UE.

Se Asia, Africa e Sud America sono terreno di conquista per i vaccini cinesi e per quello russo, i Paesi del Nord del mondo, Europa e Stati Uniti in testa, ma anche Giappone e Corea del Sud, hanno scelto di puntare sui vaccini prodotti da Pfizer – BioNTech e Moderna. Con l’eccezione dell’India che invece ha scelto di puntare sul vaccino sviluppato a Oxford da AstraZeneca. C’è un’evidente correlazione tra relazioni geopolitiche e diplomatiche dei diversi Stati e la mappa di distribuzione dei vaccini anticovid. Per rendersene conto basta vedere dove sono autorizzati i diversi vaccini che sono attualmente disponibili.

Mentre Russia e Cina vaccinano in piccola parte i loro cittadini puntando le loro forze per avere il predominio nei Paesi in via di sviluppo, gli Usa di Biden hanno deciso il contrario: vaccinare la popolazione e poi aiutare gli altri. Due approcci molto diversi, che generano brividi da guerra fredda. La UE ci mette del suo, e si dice pronta a scatenare una guerra commerciale con l’Inghilterra per avere l’AstraZeneca. O rispettate le consegne, o vi sostituiamo.  La Germania va per conto suo, lo sospende, subito emulata da altri cinque Stati, e intanto tratta privatamente con la Russia per lo Sputnik. La nuova partita di geopolitica mondiale si gioca sullo scacchiere della salute. I favoriti, com’è evidente, sono coloro i quali hanno il vaccino. Insomma, dietro ai legittimi interrogativi della gente, c’è ben altro.

A San Marino, invece, tengono banco le fake, spacciate sui social, per telefono e a tu per tu mentre si fa la spesa, o si prende un caffè al bar. Così si carpiscono conversazioni del tipo: il vaccino? Non lo farò mai. Anche medici e infermieri non lo fanno, io ne conosco un sacco. Ma lo sai perché c’è la variante inglese? Non è perché il virus è andato in Inghilterra e ha preso il passaporto. È perché quando ha visto che stava arrivando il vaccino ha detto: questi mi vogliono uccidere, e allora io cambio faccia.

Non si sa se ridere o piangere di fronte a certe affermazioni, per altro pronunciate da persone giovani, che come minimo hanno il diploma di scuola superiore, ma che probabilmente da allora non hanno più aperto un libro o un giornale. Ma sono quelle che cresceranno la prossima generazione di cittadini. C’è di che mettersi le mani nei capelli.

In tutto ciò, ci sta anche il teatrino della politica, che gioca in punta di fioretto per nascondere le sue guerre intestine, come sempre dominate dal desiderio di colpire l’avversario, se non addirittura l’amico, parlando a nuora perché suocera intenda. Oppure tentando di usare la satira, ma in maniera così maldestra da diventare parodia di se stessa, tanto da ridursi a vero schifo.

Per un certo verso, c’è da divertirsi ad assistere a questa continua schermaglia. Dall’altra è avvilente veder prevalere i piccoli interessi di bottega al posto di interessi nazionali che oggi passano attraverso l’obiettivo di uscire dall’emergenza sanitaria e da quella economica, per guardare davvero alla ripresa. Che sarà da costruire con molta lungimiranza, perché la battaglia, nonostante i vaccini, sarà ancora lunga.

a/f