San Marino. Emergenza sui social: parola d’ordine resta vigilare (di David Oddone)

Come recita il detto, tanto tuonò che alla fine piovve. La Serenissima negli ultimi mesi ha portato avanti una massiccia campagna informativa contro le truffe online, ma anche più in generale contro i pericoli del web, verso i quali incorrono i più esposti, fra cui ci sono in primis i giovani. Non stupisce allora che di recente sia scattato un allarme che ha scosso la Repubblica di San Marino, coinvolgendo famiglie, scuole e istituzioni. Un canale Whatsapp, nato lo scorso anno, ha rapidamente guadagnato popolarità fino a contare oltre 700 iscritti, compresi giovanissimi sammarinesi. Tuttavia, la scoperta di contenuti inquietanti all’interno della chat ha suscitato preoccupazione tra genitori e autorità. Materiale violento e pornografico sarebbe stato segnalato, evidenziando proprio la vulnerabilità dei minori di fronte ai pericoli online.

 

La situazione attuale

L’allarme è stato inizialmente sollevato da un genitore che ha scoperto la natura inadatta dei contenuti presenti nel gruppo Whatsapp, a cui sono stati aggiunti, a loro insaputa, ragazzini e ragazzine sammarinesi, anche di 10-13 anni. La denuncia è stata immediatamente presentata alla gendarmeria, la quale ha allertato la sezione polizia postale per identificare gli amministratori del gruppo e valutare la portata del problema.

 

Risposta delle istituzioni

Le istituzioni sammarinesi hanno reagito prontamente all’emergenza, sensibilizzando le famiglie sui rischi legati all’utilizzo di internet da parte dei minori. Tale sensibilizzazione è stata estesa a tutte le scuole, dalle elementari alle superiori. Il Preside delle medie ha annunciato l’invio di comunicazioni di allerta alle famiglie, fornendo linee guida per limitare l’accesso dei minori a contenuti inappropriati e pericolosi online.

 

Il contesto nazionale e internazionale

La situazione di San Marino rispecchia una tendenza più ampia riguardante la sicurezza online dei minori. In occasione del recente Safer Internet Day, la Polizia postale italiana ha evidenziato i rischi crescenti a cui sono esposti i giovani sulla rete. Gli adescamenti, le estorsioni sessuali e il cyberbullismo sono solo alcune delle minacce affrontate dagli investigatori, che registrano un aumento delle denunce legate agli abusi online su minori.

 

Problemi emergenti

Le nuove tendenze della rete includono le “social challenge” e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per scopi truffaldini. Le istituzioni stanno rispondendo a queste sfide con progetti educativi e di sensibilizzazione, ma è evidente la necessità di una maggiore consapevolezza e vigilanza da parte delle famiglie e delle autorità preposte.

 

Parola d’ordine: tenere la guardia alta

Durante l’Internet Day sul Titano, il Presidente dell’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali, Umberto Rapetto, ha ammonito: “I nuovi strumenti hanno portato ad un eccesso di comunicazione, che ha ucciso il rapporto interpersonale. La rete, le piattaforme di messaggistica istantanea hanno spento l’interazione”.

Il caso del gruppo Whatsapp a San Marino insomma rappresenta solo la punta dell’iceberg dei numerosi pericoli che i giovani affrontano online. È essenziale un impegno collettivo per proteggerli e garantire loro un ambiente digitale sicuro e protetto. Solo attraverso una stretta collaborazione tra famiglie, scuole, istituzioni sarà possibile affrontare efficacemente una sfida sempre più pressante.

 

David Oddone

(La Serenissima)