San Marino. Emilio Della Balda: ”Crisi di fiducia e governo senza rotta: la Repubblica chiede responsabilità”

Dopo oltre un anno di Legislatura, la maggioranza non è stata capace di varare un progetto di lavoro, un’agenda programmatica per amministrare il Paese e tantomeno le riforme. Ha solo mantenuto segreti assurdi e riservatezze improponibili, ha dato spazio a operazioni opache, ha aumentato lo spreco e la spesa corrente, ha danneggiato i risparmiatori, ha compresso le retribuzioni. Ha ripagato l’enorme pazienza e sopportazione dei cittadini aumentando il prelievo fiscale di una ventina di milioni per fare cassa.

Invece di risparmiare eliminando lo sperpero, recuperando crediti fiscali e gestendo meglio il denaro pubblico, ha scelto la strada facile delle tasche dei lavoratori e dei pensionati.

Ma, nel Paese il malcontento è generalizzato.

I due scioperi generali con una partecipazione senza precedenti, dimostrano che la fiducia nel governo è scesa sotto i piedi. La presa di posizione del PSD per un cambio di passo, ma anche quella di Libera, dimostrano l’insofferenza per un immobilismo che reca grossi danni al Paese e mette a rischio il futuro. Le notevoli difficoltà che attraversa la sinistra spezzatino e la sua resa alle forze della conservazione non consentono di insistere sulla proposta dell’alternativa democratica. Sarei fuori della realtà. Ma nel frattempo il Paese ha bisogno di essere governato, mettendo fine all’avventurismo del debito estero e della spesa corrente senza limite. Inaugurando un nuovo corso politico impostato su pochi punti programmatici che riguardino la finanza, il territorio, il lavoro, la sanità pubblica, la formazione, il rapporto con l’Europa, creando un nuovo clima di moralità, garantendo la giustizia sociale, promuovendo nuovi protagonisti.

La transizione verso nuovi equilibri politici può avvenire solo con la partecipazione di tutte le forze politiche con l’unico obiettivo di perseguire il risanamento morale, civile e economico della Repubblica.

Il frangente storico è più grave di quello che si crede, pertanto il programma di governo non può riguardare tutte le esigenze delle varie forze politiche ma solo le emergenze e le utilità. Non è dunque in gioco l’alternativa di sinistra, ma una grande alleanza democratica per garantire il futuro del Paese. Occorre una buona e onesta politica che sveli i segreti, gli affari e gli intrallazzi; che informi i cittadini sulla situazione generale dello Stato e affermi la trasparenza e la moralità; che faccia pagare le giuste tasse a tutti i contribuenti per avere stato sociale, scuole, pensioni, sicurezza e servizi.

Dobbiamo diventare tutti più responsabili e i cittadini devono riprendere il controllo della cosa pubblica pensando al presente e costruendo il futuro.

Emilio Della Balda