San Marino. Emilio Della Balda: Chi sa, parli.

emilio della baldaAvevo rivolto un appello pubblico a parlare rivolto a tutti coloro che conoscono fatti e misfatti che riguardano la moralità generale del Paese. Chiedevo di rompere l’omertà della partitocrazia per fare piena luce sul sistema marcio degli ultimi 25 anni indipendentemente dalle indagini della Magistratura. Non ho avuto riscontro dai politici.

Le pesantissime esternazioni sulle tangenti da parte di Lucio Amati non hanno suscitato un dibattito e neppure repliche o smentite, ma rappresentano un capitolo della narrazione da costruire per far ripartire il Paese con un nuovo sistema politico e amministrativo.

Adesso ha cominciato a parlare Giuseppe Roberti che fin dall’esordio ha detto cose molto rilevanti che sono pietre del mosaico che dovremo costruire per uscire dalla palude. Ma troppi mancano all’appello per farci sapere le tangenti pagate per le concessioni governative; il prezzo pagato per indici ed edificabilità sul territorio; i sotterfugi e i raggiri sull’energia e sui rifiuti per l’Azienda dei Servizi; la provenienza del denaro per campagne elettorali costosissime; il prezzo e i modi della corruzione per il colpo di stato bianco del 1986; la vicenda delle telecomunicazioni con relativa tangentona; le fonti degli spropositati arricchimenti personali dei governanti; il pagamento di cifre enormi per la nomina di diplomatici rappresentanti della Repubblica; i ritorni conseguenti alle detassazioni e al credito agevolato; le dazioni per pagare le gite elettorali di residenti oltre oceano; la distribuzione delle famose concessionarie per incrementare i traffici illeciti a danno del fisco italiano; il gioco delle licenze nel cassetto dei professionisti amici degli amici; il prezzo del mancato pagamento della monofase; l’attacco alle banche indipendenti per commercializzare le loro licenze con banditi internazionali pronti a spendere; tante altre cose che adesso mi sfuggono.

Molti hanno il dovere di parlare e di dire la verità per chiudere un periodo buio della nostra storia e per consentire alle nuove generazioni una ripartenza rigenerante con una svolta radicale che restituisca l’onore alla nostra antica Repubblica.

Emilio Della Balda