Il governo racconta che è indispensabile aumentare le imposte ai lavoratori e ai pensionati per incassare 20 milioni al fine di risanare il Bilancio dello Stato. E’ una bufala tragicomica per coprire la gestione fallimentare delle finanze pubbliche.

Infatti, il Bilancio di previsione per il 2025 presenta i conti in pareggio per un importo di entrate e uscite pari a 844 milioni. Solamente con una gestione di rigore selettivo per risparmiare il 3%, si diminuirebbe la spesa di 25 milioni.
Recuperando una piccola parte dei crediti dello Stato si potrebbero incassare almeno 10 milioni.
Mettendo fine alle gite di massa governative si potrebbe risparmiare ugualmente.
Cessando il clientelismo si avrebbero altri risparmi, come cessando lo sperpero.
Facendo pagare le imposte agli evasori si rafforzerebbero le entrate non di poco.
Una gestione programmata del Bilancio potrebbe portare molti altri milioni alle casse statali.
Convertendo il debito estero in debito interno si potrebbe passare dall’attuale spesa per interessi pari a 23 milioni a una spesa di 10 milioni risparmiando 13 milioni.
Per risanare il Bilancio basterebbe un computista diligente che potrebbe migliorarlo di oltre 60 milioni senza aumentare le tasse.
Il disastro riguarda il debito enorme mal gestito, l’opacità imposta al Paese, l’allegra amministrazione, l’incapacità di gestione, il tentativo di umiliare i sindacati, la smania di comandare.
E’ necessario un cambiamento radicale.
Emilio Della Balda