Troppi non si rendono conto che il vecchio sistema dell’anonimato societario, delle concessioni con tangente, del segreto bancario, dei traffici per evadere il fisco italiano, del porto delle nebbie, dei prestanome e dei soci politici occulti, dell’intreccio tra politica e affari, è entrato, da tempo, in una crisi irreversibile. La vecchia politica ha fatto una resistenza sorda alle richieste degli organismi internazionali anche dopo l’umiliante assedio della Guardia di Finanza. L’attività tangentizia è stata difesa da tutti i governi dominati da certi personaggi che facevano il buono e il cattivo tempo, convinti di avere l’impunità. Le ultime codate sono molto recenti e sono state condotte ad alto livello con complicità gravissime proprio mentre il Tribunale apriva il nuovo corso della giustizia.
Ma ormai per il vecchio, marcio sistema non c’è più scampo. La crisi è sistemica. Occorre dunque un cambiamento radicale per costruire un nuovo sistema San Marino basato sulla trasparenza e sulla legalità. Un nuovo sistema che non può essere realizzato dai protagonisti o dai complici del vecchio e che può diventare realtà solo con riforme strutturali, con metodi di gestione corretti, con una attiva partecipazione dei cittadini alla vita pubblica per attuare un vero controllo sociale sull’operato del governo.
Bisogna mettere da parte le finte verifiche, i fortini delle tribù partitocratiche, la politichetta alla giornata, le corse al potere, gli inciuci che contraddicono il responso elettorale, il voto di scambio dai costi proibitivi, il teatrino delle promesse e degli annunci, la squallida politica dei due forni, i falsi riti dell’unanimità e del coinvolgimento dell’opposizione. Si tratta di salvare la Repubblica. Non è una merenda.
Emilio Della Balda