Una seria analisi della situazione del Paese suggerisce che la crisi dei partiti è veramente ampia e profonda. I cittadini che sono convinti di poter organizzare la propria vita direttamente, senza mediatori, si domandano se i partiti sono ancora utili e in grado di dare risposte alle grandi sfide del mondo contemporaneo. E’ una domanda che dovrebbero porsi i gruppi dirigenti i quali non possono sfuggire alle loro responsabilità e pertanto devono essere consapevoli dei loro compiti.
I partiti non godono di grande fiducia tra i cittadini perché non hanno voluto il cambiamento, non si sono adeguati ai mutamenti sociali, economici e culturali, non hanno fatto pulizia al loro interno. Danno l’impressione di essere diventati corporazioni impegnate nella loro sopravvivenza. La questione è molto delicata, ma non viene posta all’ordine del giorno per varie convenienze del personale politico, sempre più isolato e chiacchierato ma legato al potere.
A mio parere, la questione va affrontata riconoscendo prima di tutto che i partiti sono utili e necessari alla democrazia pur non essendo sufficienti. E’ però evidente che ai cambiamenti strutturali della comunità non si può resistere con il recondito pensiero di gestire la decadenza e il declino. Si deve reagire con un reale rinnovamento, con più democrazia, con un maggiore coinvolgimento dei cittadini. Oggi è difficilissimo riformare i partiti esistenti, per cui bisogna pensare a un nuovo soggetto democratico fondato dai cittadini, aperto alla modernità, alle nuove esigenze sociali e culturali, alle libertà personali e collettive; un partito della comunità. Un nuovo soggetto politico che ha una sua identità e una sua idea di società fondata su ideali e valori condivisi. Un nuovo soggetto che sa leggere la realtà ed ha l’intelligenza per trasformarla con la partecipazione attiva dei cittadini.
Un partito forte quindi, un partito comunità, organizzato sul territorio, partecipato e coinvolgente, portatore di un progetto di futuro con un nuovissimo gruppo dirigente capace di impostare politiche di interesse generale e di realizzarle da posizioni di governo. Un partito che si ponga alla guida del processo democratico, che ridia dignità e autorevolezza alla politica, che ascolti le domande dei cittadini, che operi per la rinascita della Repubblica, mettendola nelle mani dei sammarinesi.
Emilio Della Balda