Appena AP ha messo la punta del piede fuori dalla caserma governativa per aprire la strada all’autonomia e alla difesa della Cassa di Risparmio, la DC ha subito ordinato la reprimenda, assegnata al fedelissimo Noi Sammarinesi.
La DC è rimasta dietro le quinte con una posizione ipocrita, ma si organizza per difendere il suo feudo della Fondazione con le unghie e con i denti attraverso operazioni indecenti di indebitamento dello Stato senza garanzie e senza giustificazione. Pur di tutelare la Fondazione, invece di socializzare e consolidare la Cassa di Risparmio a 1 euro, ha preferito erogare 185 milioni presi a debito oneroso per dare allo Stato il 46,07% del capitale sociale.
Ora decide di dare altri 40 milioni in cambio di obbligazioni senza garanzia per aumentare il patrimonio di vigilanza, invece di fare un aumento del capitale sociale che metterebbe in minoranza la Fondazione. Per mantenere un feudo democristiano lo Stato ha già speso 225 milioni quando poteva avere il 100% senza alcuna spesa.
Altra questione gravissima è che non ha un progetto di rilancio della Cassa di Risparmio (mai difesa) per garantire tutti i sammarinesi sul suo futuro. Infine ordina il licenziamento del Vice Direttore colpevole di voler tutelare gli interessi della Cassa di Risparmio e di contrastare il diffuso clientelismo dei finanziamenti agli amici senza adeguate garanzie. Si sta giocando una partita molto grossa nella quale sono a rischio sia lo Stato, sia la Cassa di Risparmio, per cui domani saranno giudicati civilmente e penalmente i responsabili.
Emilio Della Balda