LA RETORICA E LA FURBIZIA DEVONO FINIRE
Durante tante riflessioni incentrate sulla situazione del Paese mi sono chiesto se le cause della gravissima crisi vanno ricercate solo nei pessimi governi degli ultimi 25 anni oppure se bisogna ricercarle anche in una complicità delle associazioni della rappresentanza di interessi. Il Paese è caduto nella trappola strutturale segnata da diverse emergenze che gli ultimi due governi non hanno voluto ammettere. Le emergenze sono partite con la crisi internazionale del 2008 che si è sommata alla pazzesca gestione interna che ha potenziato gli elementi negativi della crisi stessa. Sono continuate con l’accettazione supina della violazione della Convenzione da parte dell’Italia con lo scudo fiscale che si è sovrapposto alla disastrosa gestione politica del sistema bancario. Si è proseguita la politica clientelare e del voto di scambio che ha prodotto una montagna di debiti senza prendere atto della fine del vecchio sistema e della esigenza di un cambiamento strutturale. Penso che a queste emergenze abbiano in parte contribuito le associazioni che ad ogni penultimatum al governo hanno ottenuto il forfettario fiscale, il credito agevolato, le detassazzioni, le infornate nella PA, retribuzioni esagerate, rendite corporative, debolissima formazione, trascuratezza sulle compatibilità finanziarie, grandi regali. La tradizionale retorica delle associazioni che hanno sempre parlato di interesse generale cozza apertamente con quanto ottenuto. Siamo andati ben oltre i confini degli interessi sindacali e datoriali normalmente intesi. Tra l’altro a ben vedere, le associazioni di rappresentanza appaiono ridimensionate da funzioni e influenze ridotte rispetto al passato pur mantenendo un ruolo importante nella comunità. Hanno comunque il problema di evitare di dare l’immagine di appartenere alla casta partitocratica con la sua corruzione e la sua dedizione a sprechi e voto di scambio. Saranno costrette a concorrere al riequilibrio del bilancio dello Stato massacrato dall’assalto delle varie tribù dei partiti.
LA RETORICA E LA FURBIZIA DOVRANNO LASCIARE IL POSTO ALLA SANA AMMINISTRAZIONE NELLA TRASPARENZA E NELLA LEGALITA’.
Emilio Della Balda