
Sostengo un radicalismo dolce perché i pensieri e le azioni devono essere netti e senza sottintesi. Non sono contrario ai compromessi perché servono ma di soli compromessi si muore. Sparisce il senso dello Stato. Finisce lo spirito di governo. Svanisce il bene comune.
Sono contrario a indorare la pillola con una impostazione propagandistica e populista che nega la verità dei fatti. Non sono rassegnato. Bisogna lottare e avere un pensiero lungo. Bisogna usare le conoscenze e le competenze, la cultura, le persone disponibili a dialogare. Bisogna unire, costruire collegamenti, cercare intese, abbandonare personalismi, egoismi e ambizioni personali.
La cultura e la conoscenza ci aiuteranno ad uscire dalla improvvisazione e a cominciare un ragionamento serio ed approfondito.
L’Associazione Culturale Comunità riprende vela e ritorna attiva con obiettivi concreti. La cultura ci salverà.
Emilio Della Balda