San Marino. Emilio Della Balda: ”Peggio di così non è possibile”

A conclusione del duro conflitto sociale voluto caparbiamente dal governo sulla pseudo riforma fiscale, il Consiglio ha all’esame un testo con tutte le modifiche chieste dal movimento sindacale. L’insegnamento impartito al governo è netto: la politica si fa con il cervello, non con i piedi.
Il subdolo tentativo di mettere gli scarponi chiodati sui lavoratori e sui pensionati, nonché sulle loro rappresentanze sindacali è dunque fallito.
La resistenza sindacale all’arroganza e alla incompetenza governativa è stata formidabile, dimostrando che con la partecipazione si può battere l’autoritarismo. Non conosco il testo finale. Ma se 147 delegati sindacali lo hanno votato, con un solo voto contrario e un astenuto, accetto il risultato in fiducia, nonostante la convinzione che sia necessaria una riforma tributaria equa e moderna, comprendendo una riorganizzazione dell’Ufficio Tributario e una seria gestione di governo.
La riforma va allineata ad una politica economica quanto mai necessaria ma, purtroppo inesistente. Far pagare più tasse a chi le ha sempre pagate per salvare gli amici evasori è proprio fuori di testa. E’ la peggiore forma di clientelismo.
Ma il discorso non può finire qui, perché i piedi del governo hanno lasciato il segno. Infatti i danni sono stati ingenti. Due giornate di retribuzione perse dai lavoratori. Due giornate di imposte sul reddito perse dallo Stato. Due giornate di contributi sociali perse dall’ISS.
Peggio di così non è possibile.
Emilio Della Balda