San Marino. Emilio Della Balda sul discorso del segretario Pdcs Venturini

L’intervento del segretario della DC ha il pregio di proiettarsi in avanti e di aprire la questione delle alleanze: “Partiremo dalla attuale maggioranza!”.
In questo modo prende le distanze dal lungo sonno governativo, cerca di rassicurare i fedeli cespugli, prospetta al popolo democristiano la permanenza al governo nella prossima legislatura.
E’ un progetto rispettabile che però fa i conti senza l’oste, in quanto non è detto che la maggioranza di governo sia maggioranza anche nel Paese.
Anzi è probabile il contrario. Inoltre, non è sicuro che tutti i cespugli vogliano cuocersi a fuoco lento nella pentola della DC facendo la fine della famosa rana bollita.
Del resto, la DC ha il 33% della rappresentanza e per arrivare al 59% per fare il governo la strada è lunga.
A questo punto va introdotto il discorso delle opposizioni che non potranno limitarsi alla testimonianza frazionata, ma dovranno decidere cosa fare da grandi.
Dovranno prendere in considerazione la scelta tra la subalternità e la democrazia dell’alternanza. Dovranno concentrarsi su un progetto paese contenente le riforme, le risorse, i programmi, i metodi, per uscire dalla grave crisi che travaglia il Paese, ma che è tenuta nascosta con vari stratagemmi.
Infine, i progressisti dovranno mettere in fila i tanti errori compiuti per incompetenza e governismo, fare una approfondita analisi della situazione del Paese, indicare una linea politica e programmatica con una visione lunga.
Non potranno sfuggire alla ricerca di ciò che unisce per costruire un Paese serio, efficiente, affidabile, accogliente, libero, democratico e presente sullo scenario internazionale.
Il segretario della DC ha aperto in anticipo la campagna elettorale rendendosi conto della grande fragilità del governo.
E’ opportuno che i vari attori politici ne prendano atto e attivino un confronto al centro del quale va messo l’interesse generale della Repubblica.
E’ una occasione imperdibile per ridare credibilità alla politica, per gettare le basi del cambiamento, per chiamare i cittadini a partecipare alla vita pubblica.
Emilio Della Balda