La politica deve ricompattarsi, ristrutturarsi e riprendere in mano la situazione con nuove forme organizzative e partecipative.
Deve affermare e praticare ideali e valori condivisi, abbandonare il vassallaggio felice, conquistare lo stato di diritto, consolidare la sicurezza sociale, difendere i beni comuni, uscire dall’opacità, risanare la finanza pubblica e rafforzare quella privata, praticare la neutralità attiva, esprimere una visione di futuro per un Paese progredito, moderno, libero, democratico, dove si esalta la qualità della vita dei cittadini. Insomma scegliere il Buon Governo retto da una politica con la P maiuscola.
Ma bisogna abbandonare il sentimento di impotenza e di inutilità che ci attanaglia e tirare fuori un pensiero lungo sul Paese che vogliamo lasciare ai nostri figli e nipoti.
La politica del ” va tutto bene “, “siamo i più bravi “, che è praticata attualmente con una forte opacità e senza popolo, è il contrario di quella che serve per il futuro del Paese.
Emilio Della Balda