UNA CASSETTA di sicurezza all’interno della quale sono contenuti documenti che attesterebbero l’esistenza di un patto tra la politica e alcuni indagati all’interno dell’inchiesta denominata conto Mazzini, coordinata dal dottor Alberto Buriani. Quel patto che da decenni provvederebbe alla spartizione (questa l’ipotesi portata avanti dagli inquirenti sammarinesi) del potere non solo politico ma anche economico e finanziario all’ombra del Titano. LA CASSETTA di sicurezza, situata nel caveau di una banca della città di Rimini, è stata aperta dalla Guardia di finanza incaricata dalla Procura di Rimini, in esecuzione di una rogatoria richiesta dai magistrati sammarinesi. All’interno della cassetta una serie di documenti, più che altro appunti, molti scritti a mano. L’analisi del contenuto di questi documenti ora spetta ai magistrati di San Marino che devono ancora ricevere il contenuto della cassetta che le Fiamme gialle hanno già depositato nelle mani dei giudici riminesi, ai quali spetta la trasmissione ai colleghi del Titano. LA CASSETTA di sicurezza era regolarmente intestata a uno degli indagati eccellenti dell’inchiesta e i documenti attesterebbero una serie di accordi che non riguardano gli ultimi anni della vita politica sammarinese, ma tutto l’ultimo decennio. Il periodo che gli inquirenti del palazzo di giustizia di San Marino stanno mettendo sotto la lente di ingrandimento. Il contenuto della cassetta di sicurezza potrebbe essere un ulteriore tassello al fine di provare l’esistenza di un sistema’, portato avanti da un gruppo di persone (da qui l’ipotesi di associazione a delinquere) che controllava tutta la vita sammarinese. Gli accordi ritrovati nella banca riminese potrebbero mettere in luce quel sistema di spartizione dei voti elettorali e, di conseguenza, delle poltrone per poi accedere alla divisione della ricchezza del Paese: dalle banche alle finanziarie al sistema di telecomunicazione alle licenze per aprire qualsiasi tipo di attività. INTANTO le indagini vanno avanti su tutti i fronti, naturalmente compreso quello bancario alla ricerca di riscontri di ulteriori conti che possano provare il sistema delle tangenti che oliavano’ tutto l’ingranaggio. Non sono escluse indagini in istituti di credito oltreconfine. Il Resto del Carlino
