“Noi siamo le vergini dai candidi manti” così iniziava la versione goliardica del coro d’ Ifigenia in Aulide, che si faceva cantare alle giovani matricole. Il canto proseguiva indicando particolari assai piccanti che per rispetto dei lettori non posso riportare, anche se di questi tempi di turpiloquio diffuso, in fondo nessuno se scandalizzerebbe.
Leggendo quest’oggi, della costituzione di parte civile dell’Eccellentissima Camera e della Democrazia Cristiana Sammarinese, mi è venuta alla memoria quel canto di studentesse un po’ ubriache ed un po’ disinibite in quell’aria di licenza e confusione che si respirava durante la Festa delle Matricole.
Così mentre le matricole fanno caroselli festosi sullo stradone, o portano arance ai Cappuccini, i “fuori corso” stanno in carcere o siedono sul banco degli imputati del processo Mazzini.
Se infatti l’Eccellentissima Camera rappresenta e deve rappresentare i Sammarinesi, colpiti e danneggiati da questa tangentopoli senza precedenti, appare invece ridicola, ipocrita e trasformista la costituzione del partito di maggioranza relativa, visto che se l’accusa è voto di scambio e che per foraggiarlo si è utilizzato il fiume di danaro frutto di una costante corruzione, allora c’é qualcosa che non torna.
Infatti anche i bambini sanno che alle elezioni vince chi prende più voti e che quindi se i voti sono stati acquisitati, pagando viaggi, garantendo posti di lavoro nella pubblica amministrazione, concedendo urbanizzazioni assurde e coefficienti di edificabilità elastici e proporzionali alla stecca pagata, allora chi se non il Partito si è avvantaggiato di queste pratiche illegali.?
Adesso però è una corsa a ricostruirsi una verginità ed allora cosa c’è di meglio di costituirsi come “parte offesa” dal comportamento di quei manigoldi che fino ad ieri l’avevano governata, con piglio e cipiglio.
Sarebbe come se un ricettatore che acquista la refurtiva di un furto, di cui conosceva bene la provenienza, quando arrestano il ladro si costituisce nei confronti dello stesso per reclamare un risarcimento. Per fortuna che invece, Banca Centrale non è stata ammessa.
I dipendenti ancora a lauto libro paga, si sono detti rappresentanti “di una nuova stagione”. Perché non parlare di “era”?
Avrebbero potuto per la loro modernità ed apertura scegliere fra il Jurassico ed il Pleistocene. Loro rimasti orfani dei loro vertici, sono diversi, purissimi, incorruttibili. Eppure se si va a vedere la data d’assunzione si vede che c’erano praticamente tutti, ai tempi dei fatti oggi contestati in processo ed indagini.
Loro si dissociavano, si opponevano. Insomma resistevano, ispezionavano correggevano, ma quei lazzeroni dei loro capi, non li ascoltavano. Però non andavano mai, in Tribunale a fare uno straccio d’esposto, se non quando erano ben certi che i destinatari, fossero definitivamente “trombati”. Bisogna capirli tenevano famiglia. Aria da caduta del fascismo; il giorno dopo erano stati tutti partigiani.
La fila dei chirurghi plastici è tale che adesso per farsi dare due punti in fretta qualcuno ricorre anche all’opera di qualche sartina di paese. Neppure i rapporti di parentela fermano la smania di dichiarare al mondo la propria estraneità ai fatti.
Si sfiora il ridicolo di un segretario, (Marco Gatti ndr) che ha denunciato un giornalista per diffamazione, sostenendo di non essere oggetto in Italia d’alcuna indagine su un pesante affaire di false fatture e di camorra che adesso si legge su Tribuna che il suo caso è stato archiviato dalla Procura di Milano.
Strana archiviazione di una persona mai indagata…..Dov’è il pudore, dov’è il rispetto per i Sammarinesi a cui i Partiti trasversalmente hanno chiesto i voti per governare e che infischiandosene del mandato ricevuto, voltano gabbana, cambiano partito, stanno al governo vestiti da opposizione, arricchendosi alla faccia di tutti, millantando ed infinocchiando gli imprenditori che pensavano di trovar diamanti sul Titano dove invece il regime concessorio produce solo Svarosky.
Erasmus