San Marino. Erasmus: ”Moana santa subito”

moana-pozziCi sono due San Marino. C’è il Popolo di un Santo amante della libertà, laborioso, tenace, legato alle sue rocche ed ai suoi castelli, orgoglioso della propria identità. Poi c’è altra gente capace d’ogni compromesso, senza dignità, senza onore. Gente che come lupi affamati ha divorato e divora il Paese, le sue risorse, la sua credibilità. Questi sono saltimbanchi della politica. Per loro è normale cambiar casacca, ritirare le dimissioni, fingere d’essere, oggi opposizione e domani parte integrante del sistema che ha portato alla rovina il Paese. Gente senza vergogna, professionisti del “salto della quaglia” dal partito in cui si è stati eletti ad un’ altro diventato più comodo o profittevole. Gente che rimette le dimissioni nelle mani del suo partitino, che come avevo facilmente previsto tributa una vera ovazione esprimendo “vicinanza sostegno e fiducia all’Amico Marco Arzilli” insieme “all’unanime plauso alla coerenza dimostrata”. Se il Polo Tecnologico, non fosse l’ennesima bufala,  il Partito Bonsai, avrebbe preteso la costruzione sul Pianello di un arco di trionfo dedicato all’Uomo che ha revocato più licenze che tutti i suoi predecessori messi insieme. Sembra lo sceriffo di quei film western, che metteva in cella gli ubriaconi del saloon, ma che andava a pesca, quando i cattivi allevatori cacciavano i poveri coloni. Adesso abbiamo visto la commedia  di “A carte scoperte” con il nostro uomo, costretto ad un pesante cerone, per nascondere quell’incipiente rossore sulle guance che è da sempre il suo tallone d’Achille. Forse la reazione fisiologica del suo organismo che ancora non ha capito che Arzilli è il campione mondiale di “figuracce”. Se non avesse questo difetto, il titolo Olimpico delle “Facce di Bronzo” sarebbe il suo. Eppure dovrebbe affrontare una concorrenza senza pari nella sua maggioranza adesso costretta a sostenerlo e a pregarlo di continuare nella dura fatica di Segretario, dopo che Noi Sammarinesi ha chiesto la verifica dell’Aula. Loro volevano la seduta pubblica, ma la DC ha preteso che fosse segreta che fa tanto concistoro del Papa Borgia e del Duca Valentino.  Il nuovo che avanza a San Marino, con buona pace della democrazia, del pensiero dei cittadini, della trasparenza che per lor signori, deve limitarsi a quella della lingerie. Evidentemente non siamo abbastanza adulti da ascoltare la verità su quest’ultimo fattaccio di cronaca televisivo giudiziario. Mi domando cosa racconteranno ai cittadini, Ciccio e compagni, per spiegare la rinnovata ineluttabile fiducia ad Arzilli ? Sarà che nel Partito di Via delle Scalette qualcuno teme l’apertura degli armadi e dei relativi scheletri? Tutti d’accordo se si escludono Rete e Civico 10. I cittadini chiedono la ripresa della TV di Stato, perché vogliono vedere ed assistere a questo inverecondo spettacolo. Così sapremo a chi dare il nostro voto alle elezioni che non sono lontane. Sentiremo la storiella delle colpe dei padri che non possono ricadere sui figli, che sembra il nuovo tormentone del Titano. Nella Bibbia si legge il contrario “Le colpe dei padri ricadono sui figli” (Geremia 31) . Esiste una responsabilità individuale ma anche una collettiva e familiare. E’ lecito pensare che certi metodi, e certo praticato aziendale, non siano solo frutto della senescenza paterna. Lo so mi sto sbagliando. Il caso Arzilli è frutto di un complotto, per far pagare un prezzo altissimo alla sua famiglia. Lo sanno tutti, come tutti aspettano che Moana sarà presto proclamata Santa…..

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