Banca Centrale si è costituta insieme allo Stato per il danno reputazionale subito dai comportamenti di Vivoli e Giannini.
Adesso per l’11 gennaio 2016 è stato fissata la prima udienza per il maxi bonifico di Banca Commerciale. Ancora Giannini in compagnia di amici romani come Gumina ed i Commissari Otello Carli e Sergio Gemma.
Sono certo che anche in questo caso non mancherà una bella costituzione di parte civile con tanto di quantificazione in soldoni del danno subito.
Come però ha ben detto il Giudice Battaglino ammettendo le parti civili, bisognerà che nel dibattimento la Banca Centrale dimostri concretamente il danno subito alla propria reputazione. E’ una questione di diritto molto chiara quella che vuole la concreta dimostrazione del danno emergente.
Qui la vedo dura per Banca Centrale. Pur avendo un ben preciso compito istituzionale, non sembra che dalla sua origine abbia brillato per risultati e per trasparenza. Dalle assunzioni clientelari e discrezionali, dalle tangenti sulla sede, dalle licenze concesse agli amici, alle ispezioni mirate fatte da gente oggi rinviata a giudizio per riciclaggio. Avanti, fino al bonifico fatto a Finanziaria Infrastutture del duo “Colombelli & Minutillo”. L’uno Console della Repubblica e l’altra segretaria del Governatore Galan. Esempio ulteriore di come le regole siano duttili come la cera e malleabili come l’impasto delle tagliatelle. Ai pensionati che avevano conto alla Banca Commerciale, non un centesimo. Per loro blocco dei pagamenti, mentre per lor Signori un bel bonifico di spiccioli per 1.200.000. Questa la reputazione della Banca Centrale.
Quanto vale l’onore di questi super pagati, i cui stipendi sono più segreti dell’archivio della CIA?
Facciamolo dire alle organizzazioni internazionali dove BCSM manda in gita i suoi uomini. Vediamo di quale considerazione godono. Chiediamo a Bankitalia od al mercato finanziario internazionale quali iniziative abbiano prese a favore di San Marino.
Sono troppe le vicende non edificanti che hanno portato il discredito al Paese ed danni li deve chiedere quella maggioranza silenziosa di Sammarinesi onesti, che vengono regolarmente fermati dalla polizia italiana, solo perché sono alla guida di un’ auto targata RSM.
Thò chi si rivede sul banco degli imputati i quattro “villeggianti romani”.
Al tavolo manca solo (per ora) Clarizia, ma il gruppo è più che sufficiente per intonare “Portace n’altro litro che noi ce lo bevemooo e poi ja risponnemo embè”.
Solo che questa volta non all’oste dovranno rispondere ma al Giudice Battaglino.
Erasmus
Fonte: La Voce