Riceviamo e pubblichiamo
”Il sottoscritto Stefano Ercolani desidera replicare all’articolo apparso sul giornale l’Informazione del 13 ottobre. L’autore di tale articolo è bene informato su quanto accaduto nel processo denominato “Re nero”, in quanto fornisce i dati precisi di una telefonata, la 1145 decr 188/07, in cui il sottoscritto a detta del poliziotto che la ha ascoltata e messa nero su bianco, si autodefinirebbe “il re del nero”. Mi pare a questo proposito comprensibile che io abbia il diritto di ascoltare la medesima telefonata 1145 ed appurare personalmente se il poliziotto ha compreso bene o se ha commesso involontariamente un errore di ascolto e/o trascrizione, magari dopo una notte passata insonne comprendendo una o più parole per un’altra. Del resto non si chiede l’impossibile ma il minimo dovuto a garanzia dell’indagato. Ma la registrazione audio di questa telefonata non esiste, non c’è proprio! E se le parole usate non fossero quelle? Se non avessi detto ciò di cui mi si accusa? Non si chiede la luna, ma solo di dimostrare, fatti alla mano visto che ci si trova in Tribunale e nell’ambito di un processo, se è vero o no quanto trascritto. E per farlo occorre mostrare e ascoltare l’audio originale. Che poi come sostiene l’articolo di giornale de L’informazione, sia stato il 19 luglio messo comunque agli atti come trascrizione, anche su questo ci sarà parecchio da discutere: di carte ce ne sono tante e già nelle prossime udienze ed in particolare quando le difese appoggiate dai consulenti, che ricordo essere il generale Rapetto ed il prof. Caccavella, chiameranno ed interrogheranno sull’accaduto i poliziotti che hanno operato nel campo delle intercettazioni e dei pedinamenti, si potranno tirare alcune somme. Invito dunque i sammarinesi che fossero interessati una volta per tutte a comprendere l’accaduto e appurare la verità, che è una sola, di presenziare alle udienze pubbliche in cui verranno ascoltati tutti gli operatori della Pg forlivese. Vi terremo informatissimi sull’esito di queste udienze. Il sottoscritto esprime altresì viva speranza che sia presente in aula anche l’autore dell’articolo del giornale L’informazione e che lo stesso per dovere di cronaca, con la medesima solerzia e precisione, informi i sammarinesi su ciò che avrà in aula ascoltato. Si coglie l’occasione, infine, per riportare uno stralcio del titolo terzo, articolo 8, comma 1 del testo unico dei doveri del giornalista: “(il giornalista) rispetta sempre e comunque il diritto alla presunzione di non colpevolezza”.
Stefano Ercolani”
Nota del direttore Marco Severini.
Ospitiamo volentieri l’amico Stefano Ercolani, come abbiamo sempre fatto e continueremo a farlo. Solitamente però non pubblichiamo risposte ad articoli di altri, di chiunque siano. Continueremo a pubblicare gli scritti ed i video dell’ex presidente di Asset, ma vorremo anche che questo articolo fosse inviato a chi ha redatto il primo articolo, ovvero l’Informazione. La replica ad un articolo è prevista del codice deontologico per gli operatori dell’informazione, e non credo che quel quotidiano possa esimersi dal pubblicarlo. Ciò non toglie il fatto che noi pubblicheremo ogni presa di posizione di Stefano Ercolani, dei soci e degli ex correntisti Asset, come abbiamo sempre fatto e continueremo, con piacere, a farlo.Per quanto riguarda la vicenda del procedimento cosiddetto Re Nero saremo lieti di pubblicare tutti gli atti del procedimento, senza travisazioni o interpretazioni.