La maggioranza alle prese con la verifica, Ps e Upr che si avvicinano, C10 e Su che puntano ad allargare la coalizione. La politica sembra in fermento. Come vede la situazione?
“Molto incerta, perché pur essendo il governo morto da tempo nulla succede: nella maggioranza i distinguo manifestati da Ap e la verifica di Governo non servono a nulla e rimanendo stretta nell’abbraccio mortale tra Dc e Psd, Mario Venturini e i suoi rischiano di perdere il patrimonio di quanto fatto ed elettoralmente pagare per tutti il prezzo più alto.
Tuttavia l’opposizione non sta meglio, visto che non riesce a mettersi d’accordo accordo su l’unico punto veramente importante e cioè mandare a casa questo inutile Governo. E il paese intanto sprofonda sempre di più in una crisi enorme”.
Intanto nel Partito socialista si sta assistendo alla resa dei conti…
“La nostra posizione è chiara e sempre la stessa. Già prima dei 2 ultimi referendum sostenevamo che bisognava far cadere questo governo per il bene di tutti e abbiamo continuato a pensare e dire così dopo che la maggioranza ha perso i referendum su libera professione e Fondiss. Ma in quel caso l’opposizione intera ha perso inspiegabilmente l’occasione di chiedere tutti uniti le dimissioni del governo perdente”.
Cosa chiedete in particolare?
“Liberamente San Marino è favorevole al reale cambiamento nel metodo e nelle persone, quindi non può essere solo un fatto anagrafico ma deve avviare un nuovo corso. Quindi via tutti quelli compromessi, via gli indagati, quelli che hanno comprato voti interni e esteri, via chi ha usato i soldi del partito per se stesso, per farsi eleggere e per darsi stipendi al 9 livello al costo di oltre 80 mila euro all’anno. Una vera vergogna se si pensa a quanta gente senza lavoro abbiamo. Quindi rinnovamento vero, a casa vecchi e giovani compromessi.”
È un’accusa pesante. È sicuro di quello che dice?
“Non è una accusa, è un dato di fatto!”
A chi si riferisce?
“Ad alcuni dirigenti del partito”.
Chi?
“Quelli che sono a libro paga nel partito, che predicano bene e razzolano male. I compensi e i contributi possono essere resi pubblici senza problemi nel nome della tanta conclamata trasparenza e del rinnovamento.”
Ho capito, andiamo oltre. Casali cosa contesta maggiormente al governo?
“La spending review. Mi sembra una presa in giro verso quanti si son visti togliere dalla paga soldi guadagnati mentre altri guadagnano sempre di più e senza merito alcuno, come ad esempio i vertici di Banca Centrale, alcuni dirigenti Pa e alcuni consulenti Iss pagati molto più dei precedenti pur dovendo produrre meno ore lavoro di quelli che son andati a sostituire.
Di sicuro con la scusa della crisi si è tagliato dove non era indispensabile facendo venir meno quello che serve, favorendo invece alcuni a discapito di altri. Qualcuno ad esempio mi spiegherà perché non si coprono le assenze nelle condotte mentre in ospedale spendiamo a mani basse?”
Cos’altro non va?
“Mi preoccupa che chi fa politica non si ricordi di essere al servizio di tutti e non solo per parenti, amici e facili consensi. Che ci si deve adoperare per trovare le soluzioni invece di mettere solo tasse e tasse, che restano la soluzione più banale e stupida e che porta alla morte la nostra economia.
Mi preoccupa che i commercianti non li difenda nessuno e così le insegnanti precarie da oltre 10 anni di cui pare non importare a nessuno. Che una volta in cui abbiamo un sammarinese che si mette di traverso come nello scandalo Rtv invece di andare a fondo a ricerca della verità si voglia sostituire il sammarinese e mettere tutto a tacere. Mi preoccupa come aumentino i furti e la Polizia e Gendarmeria abbiano sempre meno mezzi e meno risorse e non prendano mai un ladro. Però promuoviamo Generali e Comandanti.
Mi preoccupa anche che buona parte del paese pare sopito e rassegnato. Mi auguro di sbagliare e che chi la pensa come noi si faccia sentire e ci supporti sempre di più come tanti stanno già facendo.”
Mi sembrano dichiarazioni da campagna elettorale. Sicuro che non stiate preparando la vostra uscita dal Ps?
“Al contrario. Puntiamo molto sugli 8 punti presentati nei giorni scorsi e sul loro accoglimento. Sarebbe un suicidio per l’intero Ps non accettarli come base su cui ripartire. Confido in quanti si son sempre riempiti la bocca di moralità. Ora hanno una occasione irripetibile per scavare un solco col passato dei giovani già vecchi.”
Davide Giardi, La Tribuna