“Nonostante tutti i mesi di proteste sui flussi e sul trenino, è ancora tutto fermo. Un’altra stagione sta finendo, per alcuni commercianti sarà l’ultima visto il grave rischio chiusura a causa della crisi e ancora tutto è fermo”.
Ad affermarlo è Erik Casali del Partito socialista che contesta, in un suo intervento, alcune mosse del governo.
“Il governo è fermo, i commercianti attendono risposte e soluzioni che non arrivano, le promesse e gli intenti non son stati mantenuti mentre procede spedita la procedura per la Smac – sottolinea la nota -, che è gestita da una segreteria Finanze che non ha le idee chiare, cambia direzione ad ogni obiezione tant’è che nemmeno gli esperti sanno spiegare come si applicherà la Smac, gli scontrini e le procedure illustrate paiono così lunghe per gli esercenti che protestano vibratamente, che vorrebbero una Smac che serva allo scopo per cui era nata, e cioè alimentare i consumi, non le rogne, e che non dia loro altri problemi oltre a quelli già gravi, derivati da incassi sempre minori”.
La pretesa di dover stampare scontrini di vario tipo e numero, secondo Casali, sembra “dettata da incapacità progettuale, e di praticità, d’altronde basta vedere come viene gestito il discorso Iva, che se fosse introdotto nelle dovute maniere, aprirebbe una grande opportunità commerciale per tutti e per le casse dello stato, eliminando le truffe quotidiane, che continuano nonostante le dichiarazioni di purezza e verginità economica fornite dal governo”.
“lo scontrino”, aggiunge Casali, deve essere “uno strumento di controllo e anti-evasione”, la vicina Italia “patria dello scontrino e della ricevuta fiscale” è “da sempre anche ai primi posti dell’evasione fiscale, che da parecchi studi, l’evasione viene istigata proprio da procedure di incasso bizantine, complicate e onerose, che invitano al pagamento sottobanco, volgarmente detto in nero”.
“Senza progetti, senza realizzare le promesse, senza una politica che produca ricchezza e che attiri turisti e visitatori, il commercio pur difendendosi coi denti, è destinato a ridimensionarsi ulteriormente, smettendo di essere una ricchezza ed una risorsa per i sammarinesi tutti, rendendoci tutti più poveri – ricorda in chiusura di comunicato il membro del Ps -. Il governo è fermo, il commercio è fermo, e intanto il treno va”.
San Marino Oggi