San Marino. Esclusivo. Intervista all’avv. Matteo Mularoni, presidente di Abs: “Npl, convenzione con la Luiss di Roma”

matteo-mularoni-abs-1024x395A soli due mesi dalla prestigiosa nomina a presidente dell’Associazione Bancaria Sammarinese, l’avv. Matteo Mularoni sta cercando di portare avanti un cammino di rinnovamento e ristrutturazione del sistema bancario sostenuto dalla convinzione che l’industria finanziaria, ben regolata e competitiva, sia la leva portante per lo sviluppo complessivo di un sistema economico.

“Infatti ho voluto impostare il mio ruolo di impegno associativo, fin dai primi passi, a favore dello sviluppo dell’intero sistema economico sammarinese”

Come spiega che l’Abs abbia scelto come presidente un professionista e non un banchiere?

“Formalmente, l’Assemblea ha scelto come Presidente un esterno però, per le mie competenze e il mio impegno professionale, non sono certo un estraneo rispetto al sistema bancario. L’Associazione Bancaria Sammarinese è nata per promuovere l’immagine del sistema bancario e finanziario ma oggi è chiamata ad operare non solo dentro ma anche al di fuori del sistema bancario, dialogando e collaborando con tutti gli interlocutori del sistema”.

Una curiosità. Quale compenso riceverà per questo incarico?

“Ho scelto di essere equiparato agli altri colleghi presidenti banchieri che, secondo la norma dello Statuto, non ricevono compenso. Il corrispettivo del compenso, come da me promesso al momento della mia accettazione, è stato destinato a borse di studio per la formazione di giovani da inserire nel nostro sistema bancario: è tempo che le nuove generazioni sammarinesi tornino a ricoprire un ruolo centrale nella vita del nostro Paese”.

Quali le sfide principali che affronterà la sua Presidenza?

“La mia è una presidenza di scopo e di breve durata. L’Associazione è infatti impegnata nella soluzione del problema dei cosiddetti crediti ‘deteriorati’. Si tratta però di un tema trasversale che interessa tutto il Paese e non solo le banche sammarinesi. Per questo ho voluto incontrare tutte le parti sociali per definire un percorso comune”.

Quali parti sono state coinvolte?

“In questi primi 50 giorni ho già incontrato singolarmente e poi in un incontro comune che si è tenuto lo scorso 7 dicembre, tutte le principali parti sociali sammarinesi: ANIS, IUS, CDLS, UNAS e USL. Devo dirmi soddisfatto di questo sforzo perché abbiamo registrato una significativa convergenza e la conferma dell’impegno di tutti a sostenere alcune azioni fondamentali che per me non possono che essere perseguite contemporaneamente e coralmente”.

Ce le può descrivere?

“Dobbiamo sostenere il processo avviato da Banca Centrale di revisione della qualità degli attivi (cd. AQR), sulla base di regole scritte, certe e chiare; istituire, senza ulteriori rinvii, la Centrale Rischi, perché sia chiara al sistema la mappatura dei debitori nonché l’esistenza di potenziali conflitti di interesse e, nondimeno, la distinzione tra chi il credito lo merita e chi no; infine occorre adottare misure di sostegno all’avvio di stringenti ed efficaci azioni di recupero crediti per evitare che, l’inerzia verso alcuni debitori soltanto, generi ingiustizie a scapito di quelli diligenti, determinando di fatto pratiche di concorrenza dannosa per gli operatori e per la tutela della occupazione. Una particolare attenzione poi al credito di imposta: nel rispetto delle norme, occorre adottare procedure di controllo rigorose e norme severe per evitare che il mancato recupero dei crediti deteriorati ne accresca la misura, con conseguenti danni per la comunità”.

Come intendete dare seguito a questo programma?

“Considerando il prossimo insediamento del nuovo Esecutivo, è indispensabile che anche la politica sia direttamente coinvolta. Dall’incontro con le parti sociali è emersa la volontà e la disponibilità di tutti a costituire un tavolo di confronto permanente finalizzato alla ricerca di proposte di soluzioni da sottoporre alle Autorità competenti”.

E l’ABS cosa sta facendo in particolare?

“Oltre ad essere promotori di questo coinvolgimento di tutte le forze sociali per un comune sforzo a sostegno dello sviluppo del Paese, abbiamo recentemente siglato una convenzione con la LUISS di Roma (l’Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli) per la realizzazione di un progetto di ricerca sui Non Performing Loans, i famigerati crediti deteriorati. L’ABS è una associazione e deve dialogare con le Istituzioni. Il progetto di ricerca, realizzato dal Centro di Ricerca LUISS DREAM (Diritto e Regole per Europa Amministrazione e Mercati) e diretto dall’illustre Prof. Gian Domenico Mosco, ordinario di Diritto, verterà sul quadro normativo per il trattamento prudenziale e le soluzioni operative dei crediti in sofferenza nei principali paesi occidentali. Ed in questo percorso daremo spazio alla crescita di risorse sammarinesi, di modo che il contributo offerto da una così prestigiosa Università abbia ricadute permanenti sul territorio”.

Quando si potranno conoscere i risultati di questo progetto?

“Una prima bozza della Attività di Ricerca sarà predisposta per la fine di febbraio 2017 e i risultati definitivi della ricerca saranno disponibili entro maggio 2017. Sarà una ricerca importante, sia per l’autorevolezza dell’Istituto diretto dal Prof. Mosco, sia perché si tratterà di una ricerca ad esclusivo utilizzo di ABS che provvederà alla divulgazione nelle diverse sedi interessate”.

Un’ultima domanda. Qual è la strada per il rilancio del Paese?

“La linea è stata tracciata nell’incontro del 7 dicembre. Dal nostro punto di osservazione, il rilancio del Paese passa inevitabilmente attraverso una tempestiva e concreta soluzione delle problematiche connesse ai NPL attraverso la difesa del tessuto imprenditoriale, economico e sociale, e la difesa della occupazione. Per affrontare queste priorità però sarà fondamentale non abbandonare la strada del confronto e della condivisione”.

la tribuna.sm