San Marino. Estetiste, è guerra alle abusive.

Schermata 2016-01-21 alle 07.41.50Estetiste sul piede di guerra. No a cerette, ricostruzione delle unghie e massaggi ‘homemade’. Sono pronte ad alzare le barricate contro chi offre i loro servizi in casa, senza le necessarie tutele per le clienti e senza pagare i dovuti contributi allo Stato. Parte così la campagna contro il lavoro nero promossa da Unas, Unione nazionale artigiani sammarinesi, sottoscritta da 26 centri estetici del Titano. Da questo fine settimana, per le prossime settimane, saranno affissi manifesti su tutto il territorio che riportano immagini chiare sui rischi che si possono correre se, per la propria bellezza, ci si rivolge ad abusivi. Il presidente di Unas, Loretta Menicucci, dalla sede dell’associazione spiega perché, dopo l’istanza d’Arengo su questo problema, approvata all’unanimità dal Consiglio lo scorso settembre, per la prima volta gli artigiani lanciano una campagna contro il lavoro nero: «Riscontriamo ogni giorno l’abusivismo dilagante nel settore servizi – spiega – e non riusciamo più a sopportare questa maleducazione da parte di chi sfrutta il nostro sistema sociale, non paga contributi e tasse e resta impunita». Menicucci ricorda l’aspetto su cui lo Stato, con l’istanza, si è impegnato ad intervenire, ovvero rendere possibili per legge i controlli da parte dell’ispettorato del lavoro anche nelle case in cui si esercita abusivamente. «Ancora nessuno può intervenire e non riusciamo a difenderci – puntualizza il presidente Unas – in un momento in cui alle imprese si chiedono maggiori tasse e sacrifici, in cui si chiede il rispetto di norme igieniche, vanno ancora di più tutelate contro il lavoro nero». La campagna ora parte con la mobilitazione delle estetiste, ma non è l’unica categoria che subisce la concorrenza sleale: «Coinvolgeremo successivamente tutte le professioni artigianali colpite: parrucchieri, imbianchini, elettricisti, idraulici». (…) Il Resto del Carlino