San Marino. Europa, la linea di Domani – Motus Liberi comincia a fare breccia.

Via libera dell’aula a valutazioni di impatto socio-economica- finanziaria e a valutazione di referendum prima della firma

Esprimiamo grande soddisfazione per il risultato politico a cui l’aula Consigliare è giunta nella giornata di oggi: approvato all’unanimità un ordine del giorno che riporta un minimo di ragionevolezza alla gestione dell’accordo di associazione all’Unione Europea.

Durante un lungo dibattito voluto da DOMANI – Motus Liberi unitamente alle altre forze di opposizione, a seguito delle problematiche emerse rispetto alle osservazioni pervenute dall’Italia in tema di vigilanza bancaria e di cui si è venuti a conoscenza in conseguenza di un’intervista di un ambasciatore andorrano di qualche settimana fa, vi è stato modo di ribadire le posizioni che da tempo il Partito porta avanti: la necessità di comprendere prima della sottoscrizione quale sia l’impatto socio economico e finanziario del percorso, così come la necessità di un effettivo coinvolgimento popolare. Per DOMANI – Motus Liberi non è in dubbio la necessità di una maggiore integrazione con il mercato europeo, ma il Partito ha sempre fermamente sostenuto che non è disposto ad una firma in bianco; rimane fondamentale avere le idee chiare di cosa accadrà in conseguenza della firma e avendo ben chiara la visione e il piano di sviluppo del Paese, affinché si possa costruire un’identità economica chiara nel contesto internazionale. Se fino a ieri la linea era quella di firmare e basta, oggi siamo orgogliosi che tutte le forze politiche si siano riappropriate di un minimo di buon senso e che, all’unanimità, abbiano firmato e approvato un ordine del giorno che conferma la bontà della linea politica proposta dal Partito e che da un mandato chiaro al Governo: 1) proseguire il negoziato rafforzando la collaborazione con parte italiana, nella logica di evolvere quel rapporto in una relazione strategica ai fini anche del negoziato; 2) predisporre, in vista e dunque prima della firma, una precisa valutazione d’impatto socio- economico-finanziario sul Paese, oltre alla presentazione di un piano preciso da sottoporre al Consiglio Grande e Generale relativamente alle necessità in termini di competenze e risorse della Pubblica Amministrazione per il recepimento dell’accordo; 3) l’avvio dell’iter per un effettivo coinvolgimento popolare in vista della firma. Riteniamo che questo tipo di approccio, che prevede inoltre aggiornamenti ogni 15 giorni per la prosecuzione del lavoro, permetterà davvero e finalmente di fare una valutazione seria dei costi e dei benefici e di evitare di apporre una firma in bianco che solo un’incontrollata follia avrebbe permesso. Speriamo che all’Ordine del Giorno venga effettivamente dato seguito, dandone esecuzione con serietà: anche su questo fronte, come sempre, siamo pronti a dare il massimo contributo nell’interesse del Paese, dei suoi cittadini, delle nuove generazioni e del mondo economico.

DOMANI – Motus Liberi