Eutanasia, fine vita, testamento biologico e accanimento terapeutico sono argomenti medici, legati alla ricerca biologica, trattati e dibattuti anche all’interno di una sfera più vasta, quale è quella dell’etica. Sono temi, questi, emersi ultimamente con forza dopo la notizia della morte, volontaria, tramite suicidio assistito in una clinica svizzera, di DJ Fabo, che ha deciso di porre fine alla propria vita, dopo diversi anni di tremendi dolori, a causa di un incidente stradale che l’ha ridotto cieco e tetraplegico nel 2014. Nei giorni scorsi abbiamo dato ampio spazio all’argomento, creando un vero e proprio dibattito pubblico, al quale hanno partecipato Vanessa Muratori (Comitato per i diritti civili e le libertà individuali) Andrea Gualtieri (direttore generale Iss) Franco Santi (segretario di Stato alla Sanità) Luca Santolini (consigliere di Civico 10), Ssd (Sinistra socialista democratica), Don Gabriele Mangiarotti (responsabile dell’Ufficio di Pastorale scolastica e della Cultura nella Diocesi di San Marino – Montefeltro) e il Baracucco (magazine satirico online sammarinese). Oggi, in seguito a una mia personale richiesta, intervengono Virgilio Sacchini e Luisa Maria Borgia, rispettivamente presidente e vicepresidente del Comitato di bioetica di San Marino. Nella lettera, rivolta al presidente e al vicepresidente del Cbs, ho chiesto, in merito alla questione dell’eutanasia e del fine vita, un loro parere e/o riflessione. Ho domandato, inoltre, se tra gli argomenti da loro affrontati in passato, quelli dell’eutanasia, del fine vita e del testamento biologico, siano mai stati oggetto di discussione o se lo saranno nei prossimi incontri del Comitato.
Questa è la risposta pervenutaci ieri mattina del Comitato di bioetica di San Marino: “Al fine di fornirle delle informazioni esaurienti, è doveroso da parte nostra illustrare l’approccio metodologico con cui si esprime il Comitato Sammarinese di Bioetica: i documenti e i pareri emanati sono il frutto di una riflessione estremamente accurata ed approfondita, che tiene conto delle diverse professionalità presenti nel Comitato di Bioetica, per sua natura interdisciplinare. Ogni espressione del CSB, pertanto, non può che essere il risultato di una condivisione di tutti i componenti, che trovano il loro punto di raccordo nei principi universali della Bioetica sanciti nei Documenti Internazionali (così come stabilito nel Decreto delegato n. 2 del 17 gennaio 2011, art. 2 “Principi ispiratori”: «Il CSB e il CERS si ispirano ai principi contenuti nelle Carte dei Diritti dell’Uomo, nelle Raccomandazioni degli Organismi Internazionali, nella deontologia sanitaria nazionale e internazionale e in particolare nella revisione corrente della Dichiarazione di Helsinki dell’ottobre 2008 e successive revisioni ed aggiornamenti, nella Convenzione di Oviedo e nella Dichiarazione Universale di Bioetica e dei Diritti Umani dell’UNESCO dell’ottobre 2005»). Alla luce di quanto esposto, né il Presidente, né il Vicepresidente o altro componente del CSB può esprimere un parere a nome dell’intero Comitato su argomenti che non siano stati oggetto di riflessione condivisa. Possiamo pertanto segnalarle che il CSB ha affrontato le seguenti tematiche in forma di documenti e pareri che potrà reperire sul nostro sito (http://www.sanita.sm/on-line/home/bioetica/comitato-sammarinese-di-bioetica.html):
Documenti: L’accertamento della morte; L’approccio bioetico alle persone con disabilità; La donazione del corpo o parti di esso a fini terapeutici o scientifici; Il valore bioetico delle vaccinazioni.
Pareri: Risposta alla richiesta di Parere sulla contraccezione post-coitale; Risposta alla richiesta di Parere sulla Gestione del Farmaco Ella One; Risposta alla richiesta di Parere su aspetti etici riguardanti l’utilizzo di parti anatomiche derivate da cadaveri umani.
In tutti questi documenti il CSB ha affrontato tali fondamentali argomenti avendo sempre come presupposto l’imprescindibile principio bioetico universale del rispetto e della tutela della vita umana in tutti i suoi stadi, in particolare nei momenti di massima vulnerabilità come la sofferenza, tra cui l’ultimo, radicale evento della transizione dalla vita alla morte. In particolare, il CSB ha affrontato in più documenti alcuni aspetti delle delicate e complesse tematiche del fine vita, avviate con il documento “L’accertamento della morte” del 2013 e proseguite con il “Parere sull’utilizzo di parti anatomiche derivate da cadaveri umani” del 2014 e con il documento “Donazione del corpo o parti di esso a fini terapeutici o scientifici” del 2016. Nel documento “L’approccio bioetico alle persone con disabilità” del 2013 il CSB ha affrontato una più ampia riflessione sulle differenti fasi della vita umana alla luce dei principi contenuti nella la Convenzione dell’ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità del 2006. Questo documento riflette sulla tutela dei diritti delle persone vulnerabili sulla base delle indicazioni dell’OMS che individua nella disabilità un’esperienza che appartiene a tutti gli esseri umani. Questo documento si caratterizza per lo sforzo compiuto dal CSB di esplicitare ed esemplificare i principi della Convenzione ONU attraverso l’illustrazione di casi concreti di violazione dei diritti umani (capitolo “Esempi di violazione di diritti umani di persone con disabilità alla luce della Convenzione dei diritti delle persone con disabilità”, da p. 34) al fine di rendere più fruibile la riflessione al lettore, assolvendo così a uno dei mandati cui il Comitato Sammarinese di Bioetica tiene particolarmente: la promozione di una corretta informazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica su tematiche bioetiche, nell’ambito della promozione dei diritti della persona umana. Attualmente, la programmazione dei lavori del CSB prevede il completamento di due documenti già intrapresi (le problematiche bioetiche in situazioni di emergenza e urgenza, il dolore e l’assistenza infermieristica) e la stesura del Codice Deontologico degli Infermieri in collaborazione con l’Associazione Infermieristica Sammarinese. La Tribuna Sammarinese
