San Marino. Ex Beccari, bomba ecologica. La bonifica costerà 1 milione e mezzo. Articolo completo

Focus sulla gestione dei rifiuti. Per il segretario Canti deve tornare nella disponibilità dello Stato per scongiurare scenari come quelli della ex Beccari. Tramontata anche l’ora del porta a porta, si va verso un porta a porta per le aree industriali e per l’organico su tutto il territorio e per tutte le utenze, mentre la gestione delle altre tipologie di rifiuto potrebbe essere affidata ad isole ecologiche.
L’argomento rifiuti è di quelli che scottano. Se ne è parlato ieri in commissione Igiene e Sanità, Previdenza e Sicurezza Sociale, Politiche Sociali, Sport; Territorio, Ambiente e Agricoltura. Il Segretario al Territorio Stefano Canti ha così riferito, coerentemente con quanto dichiarato nei mesi scorsi e anche in campagna elettorale, che per ciò che concerne il porta a porta è giunto il tempo di voltare pagina. “La raccolta differenziata – ha detto numeri alla mano – ha raggiunto il 43% a fronte di un obiettivo minimo del 70%, ne consegue che il progetto della raccolta porta a porta è ormai tramontato”.
Troppe le criticità “a cominciare dall’aspetto economico anche perché il maggior costo di raccolta, stimato in 2 milioni di euro, non è più ammortizzato dalla vendita dei rifiuti raccolti”. Di qui la proposta del segretario al territorio di attivare il porta a porta per le aree industriali e per l’organico su tutto il territorio e per tutte le utenze, mentre la gestione delle altre tipologie di rifiuto potrebbe essere affidata ad isole ecologiche. Canti ha anche ricordato che stiamo esportando più rifiuti di quanto concordato con la Regione Emilia Romagna. Di qui la necessità di una riflessione a trecentosessanta gradi e l’approvazione di un ordine del giorno della maggioranza con cui si impegna il Congresso di Stato ad effettuare una analisi di costi benefici in merito al sistema “porta a porta” ed adottare soluzioni che possano permettere di raggiungere l’obiettivo minimo di raccolta differenziata del 70% entro il 30 novembre. Mentre la politica ragiona di gestione dei rifiuti, i cittadini fanno i conti con bidoni sempre pieni e sacchi abbandonati nei pressi dei centri di raccolta. “I rifiuti – ha spiegato un cittadino sammarinese – vengono abbandonati nei pressi del centro multiraccolta che inspiegabilmente è rimasto chiuso in un periodo in cui i cittadini, impossibilita ti a fare altro, si sono dati alle grandi pulizie. In molti hanno svuotato le soffitte o i garage ma trovando il centro chiuso, non hanno potuto conferire i propri rifiuti”. Dal canto suo pare che lo stesso Segretario Canti abbia chiesto conto al direttore di Aass con lettera scritta le ragioni per cui nonostante il fermo di questi mesi il centro di San Giovanni sia pieno di rifiuti accatastati e quale siano le ragioni del ritardo del loro smaltimento.

Rimane frattanto altissima l’attenzio ne sui tre siti ex Beccari che il segretario Canti ha definito bomba ecologica. “Entro breve – ha detto Canti – lo Stato deve provvedere, la bonifica di quei tre siti ci costerà 1 milione e 500mila euro. La mia proposta è che se lo Stato deve bonificare questi tre siti è giusto che possa prendere in affitto i tre capannoni per svolgere direttamente lo stesso tipo di attività, tornando nella disponibilità della gestione dei rifiuti e scongiurando scenari simili a quello in cui ci si è trovati con

la ex Beccari”.
La RepubblicaSM