Da qualche giorno nei corridoi della finanza sammarinese circola una voce che, se confermata, potrebbe cambiare radicalmente il destino del complesso Ex Symbol, la grande struttura di Serravalle rimasta incompiuta e in cerca di rilancio da oltre un decennio.
Secondo quanto trapela da ambienti finanziari, un gruppo imprenditoriale non sammarinese avrebbe presentato alla Banca di San Marino una proposta formale di acquisizione dell’intero complesso, con un piano di investimento di grande portata.
Si tratterebbe, e qui sta il punto, di una lettera di intenti vera e propria, che la banca dovrà ora esaminare e valutare nei prossimi mesi. Nulla, dunque, di definitivo, ma abbastanza per far rumore nel mondo immobiliare e bancario del Titano.
La proposta prevederebbe un prezzo complessivo d’acquisto di circa 20,5 milioni di euro, ma la parte realmente investita direttamente dal gruppo sarebbe limitata a circa due milioni di euro. Il resto verrebbe coperto da un leasing immobiliare trentennale e da un finanziamento edilizio parallelo, per un importo stimato complessivo di oltre 13 milioni di euro.
Un’operazione costruita con precisione finanziaria: poco capitale proprio, molta leva creditizia, e un obiettivo ambizioso, completare e rilanciare un’area che da anni rappresenta uno dei simboli del degrado edilizio e bancario sammarinese.
Secondo indiscrezioni interne, l’intero piano sarebbe stato confezionato nei dettagli tecnici e presentato alla banca già all’inizio dell’estate. La palla ora passa proprio a Banca di San Marino, che dovrà decidere se accogliere o meno la proposta, valutandone la sostenibilità economica e le garanzie offerte dal gruppo.
Ma, al di là delle carte, una cosa è certa: sull’ex Symbol qualcosa si muove davvero, e l’operazione, se mai andrà in porto, potrebbe ridisegnare l’intera area, portando sul Titano investitori e capitali stranieri.
Fine prima parte
Marco Severini – direttore GiornaleSM











