San Marino. EX TIRO A VOLO – MURATA. Sarà Ex Anche la Macchia? … di Augusto Michelotti

Riceviamo e pubblichiamo

Ci risiamo, quando un amministratore della cosa pubblica agisce in maniera subdola e/o sospetta, viene spontaneo domandarsi il perché di tali comportamenti e perché le cose siano state fatte in un modo che fa pensare che sotto sotto ci sia altro che non sia lo scopo che si vuole far credere di voler raggiungere. Alludo al cosiddetto “Avviso Internazionale Esplorativo per la Raccolta di Manifestazioni di Interesse per la Valorizzazione, Mediante Concessione d’Uso, dell’Area Ex Tiro a Volo di Murata”. La prima cosa sospetta è la scelta del periodo di pubblicazione di questo “Avviso Internazionale” stranamente a ridosso e durante le festività, emesso poco prima di Natale e con scadenza poco dopo la Befana. Come sono furbi i nostri sgovernanti, presentare quello che possiamo definire un Concorso Pubblico di Idee per lo sfruttamento turistico-commerciale di una delle aree più belle e storicamente preziose della nostra Repubblica nel periodo con la più alta concentrazione di giorni festivi e con notevoli possibilità di fare più ponti di ferie tra una festa e l’altra; questo è un patetico e puerile modo per sviare l’attenzione della cittadinanza verso un intervento sul territorio (e che territorio) che ha alle spalle una lunga storia di aggressioni e conseguenti contestazioni. L’area “dell’Ex Tiro a Volo” di Murata e della sua storica macchia mista di querce e conifere, è sempre stata al centro delle ambizioni speculative di qualcuno che ha provato, con l’avvallo dei governanti di turno, a devastare tale spettacolo della natura che, finchè ha svolto il ruolo di campeggio non ha corso pericoli di sorta; quando invece qualcuno tentò di costruirci sopra il famoso Albergone di cui fu approvata la costruzione, si scatenò un putiferio e la cittadinanza (con la Micologica in testa)  si ribellò al tentativo di questa ennesima devastazione che avrebbe generato l’ulteriore ferita sul nostro martoriato territorio. Poi si scoprì che la convenzione firmata allora era tutta una copertura per legalizzare e sdoganare i Giochi della Sorte a San Marino (ricordate l’ennesima presa per i fondelli?). Fatto che si verificò regolarmente con l’apertura della famosa Sala Giochi da un’altra parte e, raggiunto il vero scopo, di Albergone non si parlò più. Cari signori, l’area dell’Ex Tiro a Volo ci piace così com’è, magari ripulita e risistemata ad uso Parco Pubblico.

Bisogna ricordarsi che uno dei primi insediamenti sul nostro Monte è sorto proprio in quel bosco; quindi, quell’area ha anche un alto valore archeologico; bisogna ricordarsi altresì che c’è una legge dei primi anni del secolo scorso, ancora in vigore, che tutela il ciglio del Monte per cui è proibito costruire qualunque manufatto edilizio negli ultimi venti metri dal ciglio, per non parlare dell’area buffer di tutela del sito UNESCO.

Leggendo l’Avviso Internazionale si scopre che il Congresso di Stato si riserva l’ultima parola nella scelta del futuro progetto e del partner gestore per i prossimi trent’anni della nostra area, è questa la vera tragedia perché non si è mai vista un’accozzaglia di incompetenti come i componenti del Congresso di Stato che si è arrogato il diritto di decidere in prima persona il destino finale dell’area dello Stand della Murata; sono decisamente pessimista in quanto sicuramente faranno la scelta peggiore e probabilmente favoriranno l’ennesimo disastro, questo è già da mettere in conto. Ma non rassegniamoci, aspettiamo di vedere cosa riusciranno a combinare, sempre che abbiano il coraggio di pubblicare tutte le manifestazioni d’interesse, cosa che probabilmente eviteranno di fare. Prepariamoci a combattere se vogliamo salvare un’area preziosa che, speriamo, non venga saccheggiata, come sembra vogliano fare i nostri beneamati sgovernanti.

Augusto Michelotti