Un considerevole numero di cittadini sammarinesi, che hanno a cuore il bene della capitale San Marino auspica che l’area della Murata dell’ex Tiro a Volo sia tutelata e possa restare tale e con la speranza che da parte della politica ci sia la volontà di trovare soluzioni per sistemarla definitivamente. Per circa mezzo secolo quello che era luogo di ritrovo settimanale di tanti sportivi provenienti da più parti d’Italia e talvolta d’Europa, è rimasto abbandonato a se stesso in un degrado totale e raramente utilizzato e frequentato se non per qualche cenetta estiva da parte di associazioni o partiti politici, senza che nessun governo o giunta se ne siano mai interessati più di tanto. Ultimamente c’è stato un risveglio ed una morbosa attenzione da una parte della cittadinanza, grazie ai tanti rumors sul fatto che ci sarebbe una famosa società internazionale di turismo interessata a ristrutturarla e costruirvi un albergo di lusso che darebbe grossi benefici all’intera zona di Murata. Una presa di posizione lodevole e condivisibile quella dei cittadini che costringerà la politica in particolare la segreteria competente sul porre la massima a porre attenzione nella stesura della convenzione e di predisporre- come dichiarato in una nota della stessa segreteria-“un percorso che porterà alla realizzazione del progetto presentato; quindi individuazione dei vari step che guidino il progetto da adesso fino alla concreta realizzazione e avvio dei lavori per poter attrarre in territorio un investimento che da anni la Repubblica attende. Inoltre- continua il Segretario- È un’area che plurimi governi, di diversa estrazione, hanno sempre destinato a investimenti di questo tipo. Si è riusciti ad attirare l’attenzione di un investitore che ha espresso manifestazione di interesse per lavorare su quest’area. Per quanto riguarda tutela ambientale e status patrimonio UNESCO credo che sia interesse di tutti preservarle e mantenerle. Mi sento di rassicurare da questo punto di vista nessuna deturpazione del territorio, ma molta convinzione in ogni caso nel portare avanti un investimento che, ripeto, il tessuto sammarinese aspetta da tempo” .Parole piacevolmente rassicuranti da parte della politica ,ed un apprezzamento per quei cittadini che si impegnano affinché l’area sia tutelata e salvaguardata come certamente sarà previsto nell’eventuale convenzione sulla quale potrà essere sancita la possibilità ai cittadini di frequentarla senza impedimento alcuno e che resti ancora un centro ricreativo e sociale come era tanto tanto tempo fa. Chiunque sia l’eventuale investitore saprà certamente ricreare un’atmosfera come quella di tanti anni fà ma più accogliente e, sotto il punto di vista naturalistico ed ambientale, senz’altro migliorata più di quanto non lo sia stata dopo la chiusura dell’intero Stand all’inizio. Poi si spera che l’area non sia sottratta ai sammarinesi, sarebbe auspicabile che si facesse avanti qualche investitore nostrano senza dover ricorrere a quelli fuori confine. Utopia? Chissà?
( LO STRADONE)
