San Marino. Fabbisogno Pa, nuova rivoluzione di Venturini. Il Segretario agli Interni: ”Sono contento, e? un ulteriore importante tassello, fondamentale per la riorganizzazione”.

VenturiniParola d’ordine e? flessibilita?: piu? laureati e costi contenuti.

Alle parole devono seguire i fatti. E i fatti dicono che i conti tornano.

Quello che il Segretario agli interni Gian Carlo Venturini portera? in Consiglio per la ratifica e? il primo fabbisogno del settore pubblico allargato. Eppure, nonostante verranno assunte figure laureate nei settori piu? sensibili quali scuola, tributario e sanita?, non assisteremo a nuove infornate, visto che molte figure verranno semplicemente spostate. Un numero su tutti, quello dell’ufficio di statistica, che parla di 500 unita? in meno nella pubblica amministrazione.

Premessa d’obbligo per una riforma che si attendeva da 23 anni  (tanti ne sono passati dall’ultimo intervento sul fabbisogno) per la quale Venturini ha pure incassato l’ok del sindacato. Un’altra “medaglia” sul petto dell’uomo del fare, che a Tribuna dichiara: “Sono contento, e? un ulteriore importante tassello fondamentale per la riorganizzazione della Pa e per la sua funzionalita?”. Poche parole, ma i contenuti sono tanti. Ecco di che cosa stiamo parlando. Flessibilita? negli strumenti generali di pianificazione delle risorse umane necessarie al Settore Pubblico Allargato in quanto il fabbisogno ha durata di norma triennale, in linea con le esigenze di adattamento alle mutevoli necessita? dell’Amministrazione in conseguenza di cambiamenti nei processi amministrativi, di modifiche nelle missioni e funzioni delle Unita? Organizzative (UO), dell’evoluzione dei diversi settori di attivita? rispetto alle esigenze dell’utenza e dello Stato anche nei rapporti internazionali nonche? della diversa aggregazione ed attribuzione di competenze fra le varie articolazioni organizzative.

Flessibilita? nella gestione ed organizzazione della prestazione lavorativa resa dai dipendenti che non risulta piu? definita da rigidi mansionari bensi? dai Profili di Ruolo che individuano le caratteristiche professionali del personale pubblico dettagliandone il grado di professionalita?, autonomia e responsabilita?. Si evidenzia, inoltre, un ulteriore profilo di estremo rilievo dell’intervento rinvenibile nell’impedire la creazione di nuovo precariato tramite il ripristino, dopo circa venti anni, del sistema di reclutamento definitivo del personale pubblico mediante procedure concorsuali.

Il fabbisogno, nel definire puntualmente le posizioni (PDR) necessarie all’Amministrazione per l’efficace espletamento delle proprie funzioni, rappresenta, infatti, il presupposto necessario ed imprescindibile per riavviare le suddette forme di reclutamento.

Insomma il punto forte del decreto delegato che dunque e? gia? in essere e verra? discusso e votato nel Consiglio del 23 maggio e? proprio la possibilita? di intercambiabilita? delle funzioni che da un lato fara? si? che negli uffici piu? importanti arrivi personale qualificato; dall’altro i saldi per i conti dello Stato non subiranno scossoni.

Previsto anche a brevissimo l’intervento sui concorsi pubblici, che diventeranno piu? trasparenti attraverso l’individuazione dei criteri per selezionare le varie commissioni, con commissari che gireranno togliendo ogni discrezionalita?. Verra? dunque istituito un vero e proprio albo dei commissari. Un’altra piccola rivoluzione e? servita, in attesa delle future “portate” che ci offrira? Venturini.

David Oddone, La Tribuna