San Marino. ”Facciamo presto” … di Stefano Ercolani

Schermata 2016-07-06 alle 07.42.56Ci sono tanti modi per misurare lo stato di salute digitale di un Paese. Cosi?, come ho piu? volte scritto riflettendo su San Marino, sono convinto che per quanto si possa e si debba migliorare, ci sono in Repubblica giovani preparatissimi a governare il futuro digitale del Paese. C’e? infatti, e lo si puo? toccare con mano, un nuovissimo impulso di audacia, di indipendenza, e la vaga coscienza di prendere contatto con il mondo, d’avere dinanzi uno spettacolo piu? vario e piu? interessante d’ogni prospettiva. Sono poi soprattutto i giovani ad avere impresse nella mente le potenti immagini del ragazzino che nella solitudine del suo garage inventa un algoritmo rivoluzionario e quella di Steve Jobs che invita gli studenti ad essere affamati e folli.

Si tratta dei simboli che hanno alimentato il mito americano di un capitalismo coraggioso e innovativo, quello digitale della Silicon Valley. Tuttavia Apple, Internet e tutte le moderne tecnologie legate agli smartphone sarebbero inimmaginabili senza il contributo della ricerca pubblica, senza la creazione da parte delle istituzioni di quel contesto favorevole all’innovazione di cui tante volte abbiamo scritto.

La rapidita? con cui sta mutando il paradigma tecnologico richiede la presenza di uno Stato imprenditore che favorisca la cooperazione internazionale. Continuamente sentiamo giungere lamentele sui rischi legati alla trasformazione del mercato dei servizi professionali dovuta al digitale. Ma sappiamo o dovremmo sapere che in amore e anche sul lavoro chi si lamenta ha sempre torto. Il digitale a ben vedere lascia spazio a chi e? disposto ad imparare e crea nuove opportunita? e posti di lavoro. C’e? poi tutto il tema legato alla sicurezza delle informazioni e qui davvero nessuno potra? piu? chiamarsi fuori perche? l’unico alleato contro il terrorismo informatico e? l’impiego e la conoscenza della tecnologia, penso banalmente alle mail criptate e a tutti gli strumenti di cui fortunatamente disponiamo per combatterlo.

Anche il settore bancario sta cambiando molto velocemente: sul lavoro c’e? grande competizione e tante sono le responsabilita? e le insidie di mercati divenuti sempre piu? complessi. Per questo occorre saper scommettere sull’innovazione e bene ha fatto il gruppo Intesa SanPaolo a dare vita all’innovation centre che sempre piu? sta espandendosi con collaborazioni internazionali tra le quali spicca l’accordo con la Bank Leumi di Tel Aviv e con la Camera di Commercio Israel Italia. Obiettivo: condividere know how in termini di innovazione (in particolare sviluppando il tema dei pagamenti digitali) e agevolare le aziende italiane che vogliono investire in terra israeliana. Progetti simili sono stati messi a punto anche a San Marino ma sono poi rimasti nel cassetto in attesa che si perfezionasse la collaborazione pubblico-privata. Non c’e? bisogno di aggiungere che occorre far presto.

Stefano Ercolani, Presidente Asset Banca

ALLA BASE DI TUTTO IL PROGRESSO RESTA QUELL’INSAZIABILE IMPERATIVO DELLO SPIRITO CHE E? TESO VERSO LA CONQUISTA DI SEMPRE NUOVI ORIZZONTI.

GI– USEPPE FIRRAO