San Marino. Febal Casa al Fuorisalone 2025: design, visione e stile

Un appuntamento esclusivo per immergersi nelle frontiere dell’interior design

 Milano, 7-13 aprile 2025

 San Marino, 11 marzo 2025 – Febal Casa rinnova la sua presenza al Fuorisalone, evento che trasforma Milano nel cuore pulsante del design internazionale. Per l’occasione, il brand presenterà le sue ultime creazioni, progettate per ridefinire il concetto di abitare contemporaneo attraverso un dialogo tra estetica, ricerca e funzionalità.

Nel cuore del Brera Design District, all’interno del flagship store di via Fatebenefratelli 18, debutta ONDA, il nuovo progetto nato dalla collaborazione tra Febal Casa e studio Zaha Hadid Architects. Un’espressione inedita di forme fluide e materiali ricercati, che ridefinisce gli spazi con un linguaggio architettonico visionario. Il rinnovato concept espositivo dello store accompagnerà i visitatori in un’esperienza immersiva, testimoniando l’evoluzione stilistica e progettuale di Febal Casa.

Ad arricchire ulteriormente il racconto del brand sarà l’evento ospitato dalla Housing & Hospitality Division di Colombini Group Contract, in collaborazione con Bontempi Casa. Entrambi i brand, parte del Gruppo Colombini, rappresentano l’eccellenza nell’interior design: Colombini Group Contract è specializzato nella progettazione e realizzazione di soluzioni su misura per residenze, hotellerie e grandi sviluppi immobiliari, mentre Bontempi Casa, icona del design italiano, si distingue per l’alta qualità manifatturiera, l’uso di materiali innovativi e una raffinata proposta di complementi d’arredo che esaltano gli spazi con stile ed eleganza. L’evento, riservato agli studi di architettura, offrirà un’occasione di confronto sulle nuove dinamiche del settore contract.

 

EVENTI IN PROGRAMMA

  • 7 aprile, 17:00 – 21:00 | Press Preview Evento riservato a stampa e opinion leader per la presentazione in anteprima di ONDA di Zaha Hadid Architects e del nuovo concept espositivo. Ore 18:30 | Talk con Patrick Schumacher & Maurizio Meossi dello studio Zaha Hadid Architects.
  • 10 aprile, 19:00 – 21:00 | ” Smart Supply Chain, Smarter Design” – Febal Casa & Bontempi Casa for Contract. Un talk dedicato ai professionisti del settore contract, con architetti, progettisti e operatori del settore.

Per tutta la durata del Fuorisalone, il flagship store Febal Casa sarà aperto al pubblico dalle 10:00 alle 21:00, offrendo un’occasione unica per esplorare le nuove collezioni e lasciarsi ispirare dalle tendenze del design contemporaneo.

 

Febal Casa è il brand con cui Colombini Group, attraverso i punti vendita monomarca distribuiti capillarmente su tutto il territorio nazionale e internazionale, commercializza programmi di arredo completi per tutta la casa, dalle soluzioni cucina a proposte living e notte.

Colombini Group, fondato nel 1965 dall’omonima famiglia nella Repubblica di San Marino, è oggi leader in Italia nel settore dell’arredamento con i propri marchi Colombini Casa, Febal Casa, Bontempi Casa, Ingenia, Offic’è e Colombini Group Contract, struttura specializzata nella progettazione e realizzazione di soluzioni chiavi in mano in ambito residenziale, hôtellerie e commerciale. Il Gruppo vanta una superficie produttiva di circa 275 mila metri quadri, oltre 1.300 collaboratori ed una rete distributiva di oltre 11.000 rivenditori, di cui 235 negozi monomarca in vari paesi mondo.

 

  • Barca di Teodorico, dal Ministero della Cultura un finanziamento di 250.000 euro per il restauro Posta in arrivo Valentina Viola Allegati12:54 (2 minuti fa) a Barca di Teodorico, dal Ministero della Cultura un finanziamento di 250.000 euro per il restauro Rinvenuta nel 1998 durante i lavori di riqualificazione del Parco di Teodorico, l’imbarcazione altomedievale ormai comunemente nota come “Barca di Teodorico” sta finalmente per iniziare il suo ultimo viaggio in vista dell’intervento che ne consentirà finalmente la pubblica fruizione grazie a un importante finanziamento del Ministero della Cultura che consentirà di completare il restauro. Il reperto è interamente in legno, un materiale che può conservarsi soltanto in specifiche contesti – ambienti sommersi – e che pertanto si ritrova meno frequentemente di metalli, ceramiche o lapidei di cui sono ricche le collezioni museali. Il trattamento di questi reperti – che giungono a noi in condizioni di completa saturazione di acqua richiede interventi specifici e mirati e, per oggetti di grandi dimensioni come quello dell’imbarcazione rinvenuta a Ravenna, di particolare complessità. La “barca di Teodorico” fu oggetto fin dal momento del rinvenimento di una serie di interventi mirati al suo recupero e al mantenimento del suo stato conservativo in vista del restauro, per il quale si decise di adottare il metodo già utilizzato per le navi di Comacchio. Dopo un attento scavo archeologico con relativa attività di documentazione l’imbarcazione fu rimossa dal contesto originario per intero e, a sua protezione e in vista del successivo trattamento di restauro, fu creato un apposito guscio in vetroresina modellato sulla sua forma. Questa soluzione consentì la movimentazione del reperto che fu poi inserito in un’apposita struttura metallica per il trasporto al laboratorio di restauro di imbarcazioni antiche allestito a Comacchio dove è stata sottoposta ai primi interventi conservativi. Il progetto di restauro, che risale al 2000 prevedeva, secondo i protocolli dell’epoca, una prima fase di impregnazione dei legni con soluzione a base di polietilen glicol (PEG) necessaria per consentire la successiva fase di essiccazione e stabilizzazione del legno evitando la formazione di collassi strutturali che avrebbero compromesso la leggibilità e la godibilità del reperto. La prima fase fu portata a completamento negli anni successivi al rinvenimento, mentre la seconda e ultima fase è restata in sospeso in quanto la sua esecuzione era inscindibile dall’individuazione di uno spazio espositivo per la barca. Negli ultimi anni grazie a un importante finanziamento del Ministero della Cultura è stato predisposto dalla Fondazione RavennAntica un progetto per la musealizzazione della “barca di Teodorico” presso il Museo Classis e questo ha consentito di pianificare l’avvio dell’ultimo stadio del processo di restauro. Il Ministero della Cultura ha stanziato infatti un finanziamento di 250.000 euro per il completamento del restauro che sarà eseguito in continuità con il progetto originario e tenendo conto dell’esito delle indagini diagnostiche preliminari eseguite negli ultimi 3 anni. Tale intervento si svolgerà nella sede individuata dal Comune di Ravenna a Savarna. I lavori, per la cui progettazione la Soprintendenza si avvarrà delle competenze del professor Marco Fioravanti del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali dell’Università degli Studi di Firenze, dureranno oltre un anno e restituiranno finalmente la Barca alla cittadinanza di Ravenna che l’ha presa a cuore fin dal momento del rinvenimento. “Siamo molto felici perché oggi si segna un passo avanti decisivo e un nuovo tassello nell’opera di restituzione alla città di questo reperto archeologico di altissimo pregio – dichiara il sindaco facente funzioni Fabio Sbaraglia -. Il primo e più grande ringraziamento va alla Soprintendenza per l’impegno e la dedizione con cui, in stretto contatto con il Comune, ha lavorato per permettere l’avvio delle operazioni di restauro. Più in generale, dal più ampio progetto di recupero e valorizzazione della Barca emerge con tutto il suo potenziale l’importanza della rodata collaborazione interistituzionale che coinvolge tra gli altri Ministero della Cultura, Comune di Ravenna e Fondazione Ravennantica, che sarà impegnata nell’importantissimo lavoro della sua musealizzazione. Quello dedicato alla barca di Teodorico è un percorso caratterizzato da una bellissimo e intenso lavoro di squadra tra enti che, nello spirito dell’accordo di valorizzazione, restituirà nella formula migliore questo bene straordinario a cui i ravennati e le ravennati hanno dimostrato di essere particolarmente affezionati.” Il Soprintendente dottoressa Federica Gonzato si dichiara estremamente soddisfatta: “siamo davvero contenti di questo importante finanziamento. La nostra Soprintendenza sta lavorando da anni insieme al Comune e alla Fondazione RavennAntica per l’individuazione degli spazi adatti a completare il restauro e a esporre la barca di Teodorico e lo stanziamento di questi fondi è il risultato di un impegno costante. Già nel 2020 il Ministero aveva finanziato alcune attività tra cui le analisi diagnostiche necessarie a definire le caratteristiche dell’intervento e orientare le scelte da compiere. La tipologia di reperto è molto particolare e l’operazione sarà anche un importante momento di studio sulle metodologie di restauro dei legni imbibiti che arricchirà il dibattito e, speriamo, aiuterà a gestire futuri rinvenimenti analoghi. Ora finalmente siamo all’avvio dell’ultimo stadio e non vediamo l’ora di poter vedere la barca esposta e valorizzata nel nuovo allestimento in preparazione”. Valentina Viola Portavoce del Sindaco Comune di Ravenna Piazza del Popolo, 1