Ma esiste una spiegazione a tale fenomeno ? Si. Basta farsi delle semplici domande e.. rispondere :
San Marino è un paese turistico ? NO
Perché ? nel 2019 ci sono stati poco meno di 2 milioni di visitatori , ma solo 8 su 100 hanno sostato 1 notte sul nostro territorio e maggiormente nel periodo estivo Maggio-Ottobre , quindi siamo essenzialmente un paese di escursionisti che permangono 5/6 ore
Sono state fatte politiche di sviluppo della permanenza e destagionalizzazione del turismo ? No solo ANNUNCI E PROCLAMI .. sono stati approvati ai massimi livelli Piani strategici di sviluppo del Turismo , ma tale ginnastica mentale è rimasta confinata nei cassetti e nessuno si è mai preoccupato di trasformala in azioni e fatti concreti: a parte i recenti provvedimenti della Segreteria Turismo sul Turismo Vaccinale e sul Bonus Vacanze che si stanno dimostrando un buon veicolo promozionale per la destinazione San Marino.
È ora chiaro che se solo 8 persone su 100 pernottano in un albergo , la cultura della accoglienza è scarsamente sviluppata , non esiste da tanto tempo una scuola alberghiera , le materie turistiche non vengono insegnate nelle scuole , i giovani non sono incoraggiati e stimolati a svolgere mansioni nelle aziende ricettive perché esistono lavori più comodi dove non vi sono impegni nei week end , non vi sono turni serali o nei giorni festivi etc… etc..
Personale qualificato che può trovare lavoro nelle strutture ricettive è quasi inesistente per una semplice ragione : se le aziende ricettive sono poche ed esiste una scarsa cultura ed attitudine turistica, sono anche poche le persone che il settore turistico mette in mobilità.
Esiste una massa notevole di persone che si trovano in cerca di lavoro provenienti da : banche , assicurazioni, attività commerciali , industria ,pubblica amministrazione..etc.
La richiesta di personale qualificato nel settore turistico ricettivo non può essere soddisfatta dalla attuale offerta di lavoro presente nelle liste di collocamento.
Nonostante questi concetti siano semplici e sotto gli occhi di tutti , si continuano ad imporre provvedimenti protezionistici sul mercato del lavoro costringendo le aziende che cercano personale qualificato a sottostare a regole ormai obsolete e complicate , alimentando ancora di più la burocrazia e che causano notevoli perdite di tempo e risorse economiche alle aziende conducendo nella maggioranza dei casi a ricorrere a personale frontaliero.
Lo sforzo compiuto dalla Segreteria al Lavoro per modernizzare le regole del mercato del Lavoro deve condurre ad una nuova stagione di flessibilità , di formazione e di seria trasformazione delle competenze delle persone nelle liste di collocamento: è un processo di emancipazione sociale e di avviamento verso nuove professionalità e competenze che non si compie rapidamente e ha bisogno dei suoi tempi. Siamo quindi disponibili a discutere di formazione , a discutere di come rivedere e cambiare seriamente i meccanismi di costruzione delle liste di personale pronto per l’avviamento al lavoro , mentre NON siamo disponibili a constatare l’immobilismo e la lentezza con cui l’Ufficio del Lavoro affronta e risponde alle nostre richieste.
Siamo quindi molto solidali con questa impostazione e siamo molto vicini a quanto espresso da ANIS e dalle aziende del “the Market” : per adesso non si può costringere nessuno ad assumere personale residente per ragioni di protezionismo , perché la libertà di impresa non può e non deve essere condizionata da regole estranee alla libertà di mercato. Ogni imprenditore deve avere la libertà di assumere il meglio di quello che il mercato offre in termini di competenze e professionalità di forza lavoro.
Federalberghi San Marino