Lo scorso 26 febbraio la Commissione europea ha varato il nuovo pacchetto di misure, che mobiliterà secondo le previsioni oltre 100 miliardi di euro ed è volto a supportare le aziende nel percorso di decarbonizzazione.
Si afferma che i settori industriali energivori rischiano di rimanere sempre più indietro sia per competitività di costo, sia per produttività, da lì l’Idea di un deal per affrontare la questione dalla neo costituita Commissione Europea.
L’obiettivo del Clean industrial deal è, di fatto, attuare il green deal: la priorità sono le misure volte alla sostenibilità. Si punta, ad esempio, ad abbassare i prezzi dell’energia, valorizzare la circolarità e creare posti di lavoro di qualità. Misure che possono essere attuate nel contesto di innovazione delle imprese previsto dal paradigma Industria 5.0.
Come USL guardiamo con attenzione la questione e condividiamo le preoccupazioni della CES, anche perché gli effetti del rallentamento dell’economia tedesca, cuore della manifattura europea, sono visibili indirettamente anche a San Marino.
“Quello che stiamo avvertendo nello scenario internazionale – afferma il Segretario Industria e Artigianato USL Daniele Tomasetti – è che i lavoratori stanno perdendo fiducia nella transizione verde, poiché i posti di lavoro nelle industrie tradizionali vengono persi e i nuovi lavori “verdi” non riescono a concretizzarsi o richiedono adeguata formazione”.
I decisori politici parlano da tempo di una transizione giusta, ma finora questa non si è concretizzata. Ciò che i lavoratori vedono sono lavori ben pagati e qualificati a rischio, con scarse o inesistenti alternative verdi.
Da qui la risposta della Commissione che istituirà un’Union of Skills che investa nella formazione dei lavoratori, sviluppi le competenze e crei posti di lavoro di qualità.
Nell’auspicio che l’accordo di associazione lo possa permettere anche per San Marino, l’Erasmus+ rafforzerà i programmi di istruzione e formazione per sviluppare una forza lavoro qualificata e adattabile e in grado di affrontare le carenze di competenze nei settori chiave.
“Sperando che si realizzino il prima possibile politiche immediate per stabilizzare l’occupazione nell’industria europea, sostenere i lavoratori e rafforzare i settori strategici, poiché è palese che le ricadute si riverberano sia in positivo che in negativo anche su San Marino – prosegue il Segretario Federale Tomasetti – monitoreremo con attenzione i risvolti, che ci auguriamo siano positivi, del Clean Industrial Deal”.
San Marino 12 Marzo 2024
Federazione Industria e Artigianato USL