San Marino. Ferragosto: un po’ di sole, un po’ di pioggia e tanta gente … di Alberto Forcellini

Il popolo italico è davvero splendido. L’inflazione? La guerra? La pandemia? Ecchessaramai! A Ferragosto si va in vacanza, si fa la tradizionale mangiata con amici e parenti sotto il pergolato, si va al mare, in montagna, a fare un giro in moto o a prendere il sole sul greto del fiume. Insomma, basta partire, andare da qualche parte, anche vicino a casa non fa niente: una piadina, due spiedini, l’immancabile grigliata, un cocomero ed è subito festa.

Sono stati oltre 14 milioni gli italiani in movimento per questo ponte ferragostano, nove su dieci hanno deciso le vacanze di prossimità, cioè in Italia o proprio vicino a casa. Nessuno che fosse preoccupato perché la politica del Belpaese quest’anno non può andare in vacanza, tutta impegnata com’è per le elezioni del 25 settembre.

La nota davvero incoraggiante è venuta dagli gli stranieri. Dopo due anni di restrizioni, si è tornati a sentire parlare spagnolo, tedesco, inglese francese, portoghese, perfino cinese e giapponese. Anche a San Marino il turismo straniero è tornato a farsi vivo, estasiato dalla bellezza di questo piccolo Stato dall’indipendenza millenaria. Infradito e macchinette fotografiche di ultima generazione, tutti a cercare lo scatto dalle torri o dal Palazzo da riversare subito sui social.

Strade piene, parcheggi sold out, commercianti e ristoratori al lavoro a pieno regime. Come prima del Covid e forse anche di più.

Qualche nota stonata l’hanno comunque suonata le serrande chiuse (troppe), i prezzi un po’ troppo alti in certi locali (San Marino non è Venezia), alcune zone di Città rimaste comunque desolatamente vuote, gli ascensori e i corridoi del parcheggione troppo sporchi. In queste giornate di grandi afflussi, è davvero una vergogna presentarsi ai turisti con servizi e infrastrutture che neanche a Beirut… è davvero incredibile che non si possa porre rimedio a questa bruttura. Le pulizie andrebbero fatte tutti i giorni. E un’idropulitrice per piastrelle così luride che non si vede più il colore originale, non dovrebbe essere così costosa … Così, magari, viene via anche qualche ragnatela…

Il meteo è stato clemente, nel senso che la pioggia prevista a metà giornata è arrivata solo nel tardo pomeriggio e in scarsa quantità, consentendo a tutti di muoversi senza problemi, o per andarsene, o per rimanere ancora qualche ora. Cosicché il Ferragosto si è salvato e ha corrisposto alle aspettative sia degli operatori, sia dei vacanzieri.

Insomma, si è respirato un po’ ovunque quel clima di leggerezza che ci eravamo dimenticati e di cui avevamo proprio bisogno. Poi si tornerà ai problemi di sempre, alle preoccupazioni geopolitiche che scatenano tensioni non solo per la questione ucraina, ma anche le relazioni pericolose tra Cina, Taiwan e USA con inevitabili ripercussioni economiche su scala mondiale e le ormai croniche difficoltà per i rifornimenti energetici. Poi c’è la pandemia, passata in secondo piano nei titoli dei giornali, ma sempre dietro l’angolo. E poi i mille problemi irrisolti della nostra quotidianità. Ma ci penseremo dopo le ferie di Ferragosto.

a/f

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