Inizia con il piede sbagliato la ricerca di condivisione sul piano di stabilità nazionale. Il Pdcs esprime tutto il proprio dissenso, all’indomani dell’annuncio di governo e maggioranza, che l’elaborazione del piano sarà affidata a una società di consulenza esterna, spalleggiata da un generico ‘pool’ di esperti sammarinese. Gian Carlo Venturini rilancia quindi anticipando l’intenzione di avviare un «contro-tavolo» di tutta l’opposizione con le forze sociali ed economiche per procedere – con o senza maggioranza – alla definizione di linee di indirizzo per una strategia economica in grado di risolvere i problemi del Paese. Nell’ultimo Consiglio infatti «con le forze di opposizione – spiega Venturini – abbiamo concordato un ordine del giorno per avviare entro febbraio un confronto con tutti i partiti, sindacati, associazioni categoria, in modo che il governo potesse poi presentare proposte alla luce delle indicazioni emerse da questi incontri». Su questo testo però non si è raggiunta un’intesa con la maggioranza che ha optato per un odg diretto «in altra direzione», spiega il segretario Dc. Il testo approvato «richiama sì al dialogo – puntualizza – ma poi incarica il governo di elaborare un piano da avviare al confronto solo in una fase successiva». Nessuna contrarietà a priori, sostiene il segretario Dc, «ma i consulenti dovrebbero aiutarci a predisporre interventi sulla base delle indicazioni date da tutti gli attori in campo». In definitiva «O facciamo squadra tutti quanti o rischiamo che si proceda come nell’ultimo anno, ovvero il governo presenta proposte e chiama al confronto gli altri solo per legittimarle». Tutto il fronte dell’opposizione «sta ragionando di avviare comunque un tavolo di confronto». Già dalla prossima settimana ci sarà un incontro tra i partiti di minoranza per affrontare questo punto e la stagione referendaria. Il Resto del Carlino
