Riprendiamo dal quotidiano LA VERITA’ l’articolo di Giacomo Amadori di questa mattina (17.04.2019)
A San Marino non si starebbe solo indagando sulla consulenza di Gozi, ma anche su un finanziamento da 750.000 euro senza garanzie da parte della Banca Cis alla Laboratori protei, società anonima di San Marino.
La nostra fonte ci racconta che dietro alla società c’è Vittorio Prodi, titolare di una quota del 7,84%. Navigando su internet si scopre che della Laboratori Protex si era occupata la trasmissione Report in un’inchiesta sullo smaltimento dei rifiuti radioattivi. Gli inviati Rai avevano sottolineato che nella compagine societaria oltre a Vittorio Prodi, ex presidente della provincia di Bologna ed europarlamentare PD, figurava la fiduciaria Sofir.
Il Corriere della Sera diede conto delle indagini degli ispettori antiriciclaggio di Bankitalia su questa società schermo: ”Avrebbero commesso irregolarità nella gestione di centinaia di milioni di euro provenienti da San Marino” e nasconderebbe ”i segreti di mezza Emilia Romagna con almeno 500 aziende intestate”.
La nostra gola profonda prosegue: ”La segnalazione sul prestito del Cis a Laboratori Protex è stata fatta dall’AIF (Agenzia di Informazione Finanziaria -, l’autorità antiriciclaggio della Repubblica, ed esiste documentazione acquisita da BCSM nell’ambito dell’attività di vigilanza in cui si rilevano attività di finanziamento fuori dagli schemi usuali di valutazione del merito di credito”
L’alerà da parte dell’AIF – scrive Amadori – sarebbe partito nella seconda metà del 2017. Nello stesso periodo il CIS aveva venduto, con un sovrapprezzo del 28%, titoli spazzatura, i cosiddetti Demeter, alla BCSM, incassando in toltale oltre 40 milioni.
A causa di questa strana operazione sono stati costretti alle dimissioni l’ex presidente BCSM, due direttore generali ed un vicedirettore, tutti oggi indagati.
E come si legge negli atti dell’inchiesta, il Cda presieduto dalla Tomasetti ha scoperto ulteriori irregolarità per 22.5 milioni sempre sul CIS.
Su questo nuovo capito è stato presentato un esposto in cui si parla anche dei proventi della vendita dei titoli Demete utilizzati dal Cis per erogare prestiti sospetti (compreso quello dell’azienda di Prodi).
Ma adesso la Tomasetti è stata azzoppata dall’avviso di garanzia e al Cis qualcuno potrebbe anche brindare.