Con 62 iscritti a parlare e gli interventi di quasi tutti i segretari di Stato si è aperta ieri mattina in Consiglio la lunga discussione in seconda lettura sulla legge di Bilancio 2014.
Ad aprire i lavori il segretario di Stato alle Finanze Claudio Felici che ha illustrato i principali aspetti della manovra. Diversi gli ambiti di intervento per ridurre il disavanzo, che viene comunque previsto a quota 16 milioni di euro (nella versione in prima lettura era pari a 25,8 mi- lioni). Gli interventi comunque non bastano per centrare l’obiettivo del pareggio di bilancio.
Comunque compaiono il taglio dell’1,5% di tutte le voci di spesa corrente e il tetto massimo alle pensioni a quota 4mila euro.
Tra le spese e le “minori entrate” che non consentono il pareggio di bilancio ci sono “una serie di impegni di natura finanziaria” come per esempio i due milioni di euro per la prima tranche della remunerazione di emissioni di titoli di Stato e i 6 milioni da riconoscere a Banca Centrale per il prestito a Fondazio- ne Carisp. Altri 8,4 milioni vanno per il sistema previdenziale.
La grande novità riguarda però i pensionamenti nel settore pubblico: si tratta di pensionamenti obbligatori che “saranno intorno alle 150-160 unità e dovranno – spiega il segretario agli interni Venturini – essere sostituiti al massimo al 25% solo in settori essenziali per garantire continuità servizi, sono previste delle deroghe per legge”.
Nello specifico, solo per il 2014, dovranno andare in pensione coloro che avranno maturato l’età pensionabile e coloro che con età anagrafica superiore ai 58 anni abbiano maturato un’anzianità contributiva pari almeno a 40 anni. Per le posizioni dirigenziali l’età si alza fino a 65 anni. Ma c’è anche il pensionamento facoltativo: Guardie di Rocca, Gendarmi e Settore pubblico allargato che abbiano maturato 40 anni di contribuzione (o almeno 35) potranno farne richiesta al compimento del 57 esimo anno d’età. La domanda dovrà essere presentata entro il 31 gennaio. (…) San Marino Oggi