Sempre più frequentemente viene usato anche a San Marino l’espediente di fare delle finte separazioni tra coniugi da parte di persone fallite o con gravi dissesti finanziari per sfuggire ai creditori.
Talvolta i creditori, perlopiù imprenditori sull’orlo del fallimento, hanno debiti anche con banche.
L’espediente è prendere dei prestiti con una società sammarinese, acquistare degli immobili con questi soldi e magari intestarli alla moglie. Il vero espediente è talvolta, per non farsi aggredire questi beni, è fare una separazione fittizia (non vera) tra lo stesso imprenditore e la moglie.
Resta il debito anche cospicuo con la banca, anche milioni di euro.
Ma il vero escamotage è quello di far fare un’offerta dalla ex moglie (in realtà sono sempre assieme) alla banca del valore di un terzo dell’ammontare del prestito o del debito che la società del marito ha con la stessa banca.
La banca vedendosi arrivare una richiesta di pagare il debito con un terzo dell’ammontare del prestito solitamente accetta e trasferisce la differenza come NPL in capo a tutti i sammarinesi (debito per tutti i sammarinesi)
Esempio. La ditta XY aveva chiesto un prestito o un finanziamento di 1 milione di euro. Non riesce a pagare e fallisce oppure lo stesso imprenditore la mette in liquidazione, che poi alla fine per lui è ancora meglio perché riesce a gestirla. Poco tempo dopo, guardacaso, si fa viva la moglie (anzi diciamo la ex moglie dell’imprenditore perchè formalmente sono separati) con un’offerta saldo e stralcio di 300.0000 euro. La banca, dato che ha svalutato il credito, accetta senza batter ciglio magari sapendo tutto quanto.
Alla fine l’imprenditore ha incassato un milione di euro ma paga solo 300.000 euro. L’imprenditore ha fatto un affarone ed ha un surplus di 700.000 euro e i sammarinesi, dato che sarà un NPL, hanno perso 700.000 euro.
Va bene così? Oppure si può fare qualcosa magari inviando alle forze dell’ordine fotografie dove palesemente viene provato che stanno assieme? E’ una truffa?
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