San Marino. FOCUS SU DG ISS FRANCESCO BEVERE. Fino a 134.610 euro lordi l’anno. In più: abitazione “di suo gradimento”, auto con autista e orario di lavoro su base annua … di Enrico Lazzari

Foto di repertorio

Si è scritto, approfondito, commentato e criticato l’operato di questo anno e mezzo di “era-Bevere” per la sanità sammarinese. Ma nessuno, con precisione, conosce i dettagli dell’accordo relativi a retribuzione e benefit. Tanto che -in merito- sono riecheggiate “verità” di ogni tipo.

Ma quanto guadagna il Direttore Generale dell’ISS Francesco Bevere? Lo vediamo subito, scorrendo il Contratto di incarico dirigenziale” stipulato il 7 gennaio 2022 fra lo stesso professionista italiano e il Direttore della Funzione Pubblica, Manuel Canti.

Innanzitutto, leggendo l’intesa, si evince che l’incarico ha durata di 5 anni “con possibilità di rinnovo per un solo ulteriore quinquennio” di durata massima. Una piccola “scappatoia” in caso di non raggiungimento di almeno il 70% dei target prefissati nel primo triennio, però, è possibile anche prima dello scadere del 6 gennaio 2027, ovvero allo scadere del primo triennio. Ma di questo abbiamo parlato ampiamente ieri.

Passiamo, quindi, a indennità (compenso per intenderci) e, successivamente, benefit vari, definiti -specifica il contratto- nel rispetto dei relativi decreti delegati varati dal Consiglio Grande e Generale per regolamentare questi contratti. La retribuzione annuale del Dg Bevere, pertanto, è di 7.692 euro lordi mensili, per 13 mensilità. Ovvero per un totale lordo annuo di 99.996 euro, pochi spiccioli in meno di 100mila euro.

A questi quasi 100mila euro va poi aggiunta, ogni anno, l’indennità di anzianità, quantificata in ulteriori 7.692 euro, che portano la retribuzione lorda annua del Direttore Generale a 107.688 euro.

Il comma 3 dell’art.3, poi, definisce i bonus (o che dir si voglia retribuzione) di risultato. Ovvero una sorta di premi economici legati ai risultati ottenuti e regolamentati nel decreto delegato 144/2020. Questi premi possono arrivare, al massimo, in un quarto della retribuzione annuale, comprensiva dell’indennità di anzianità. Non è dato a sapere quanto -e se- di questi bonus abbia “conquistato” il Dg Bevere nel suo primo anno di attività, ma leggendo il contratto, al massimo, potrebbe aver percepito premi per 26.922 euro che, se sommati alla retribuzione base, avrebbero portato nelle tasche del Dirigente italiano ben 134.610 euro lordi. Ma, si ricordi, questa è una stima che considera il massimo dei premi previsti dal contratto e non è scontato che ciò sia realmente avvenuto.

Svelato l’aspetto prettamente economico, una larga parte del contratto di incarico è dedicata ai benefit, prima fra tutti la “deroga all’ordinario regime di flessibilità” applicata agli altri dirigenti pubblici. Infatti, per il Dg non si applicano le disposizioni concernenti “il divieto di flessibilità negativa su base mensile superiore alle sei ore” e, perdipiù, l’orario di lavoro “contrattuale previsto dalla legge e dalla contrattazione collettiva è verificata unicamente con riferimento al rispetto del monte ore annuale”. Un privilegio -al di là della necessità o meno di questa specifica per quel ruolo- non certo da poco per ogni “dipendente” o “collaboratore”.

Benefit importante al quale si aggiunge, poi, l’impegno ed obbligo del Congresso di Stato a mettere a disposizione dello stesso Bevere, per tutta la durata del suo incarico al vertice dell’ISS, un immobile “ad uso abitativo di (si noti bene, è testuale dal contratto!!!, ndr) gradimento dello stesso”. Ovviamente -e sarebbe forse stata la ciliegina sulla torta?- gli oneri delle utenze e le coperture assicurative saranno a carico dell’inquilino. Ma non è tutto: “Sino alla messa a disposizione del predetto immobile -sancisce il documento- l’Amministrazione sosterrà le spese relative al soggiorno e al pernottamento del Dr Bevere presso struttura ricettiva sammarinese individuata in accordo fra le parti”.

Certo, non è remunerazione diretta, ma sono sempre soldi a vantaggio del beneficiario. Nel caso soldi non percepiti direttamente ma spese indispensabili per l’adempimento dell’incarico (quanti di voi vivono in una abitazione di “proprio gradimento” pagata dal suo datore di lavoro?) che non vanno ad erodere il compenso. Quindi, se proviamo a quantificarli, visti gli affitti sammarinesi, potremmo parlare di una cifra abbastanza consistente e comunque dai 15 ai 25.000 euro l’anno, sempre che “l’immobile di gradimento dello stesso” non sia una villa, magari con piscina.

Siamo così arrivati ad un esborso annuo lordo massimo, dalle casse pubbliche, direttamente o indirettamente verso il Direttore Generale dell’ISS, di quasi 150mila euro. Terminati con l’abitazione i benefit? No…

All’alloggio a carico delle casse Iss o statali si aggiunge il “servizio di trasferimento”, ovvero un’auto con autista, ovviamente a costo zero per Bevere. Certo, un servizio limitato a certe precise e definite esigenze come il trasporto “da e per la stazione/aeroporto di Bologna” nonché “dall’abitazione alla sede lavorativa”. Fermo restando, deduco -e ciò sarebbe ovvio oltre che razionalmente sensato-, il servizio di trasporto per impegni esterni attinenti il suo ruolo dirigenziale interno all’ISS.

Infine, ma ciò è comune a tutti i dirigenti pubblici, “in caso di trasferte fuori territorio, al Dirigente spetta il pagamento delle indennità e i rimborsi, nella misura e secondo le modalità previste” dalla legge Organica.

Enrico Lazzari

 

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