Nel tardo pomeriggio di domenica, i carabinieri del Nucleo Radiomobile della compagnia di Riccione, hanno denunciato il conducente di una BMW di grossa cilindrata che si era dato alla fuga – sulla SS 72 Consolare in direzione di Rimini – dopo che una pattuglia della polizia civile di San Marino gli aveva intimato l’alt. Le indicazioni fornite ai colleghi italiani hanno permesso di stabilire che il veicolo apparteneva ad un 45enne, residente a Gabicce, e che la sua presunta direzione di fuga poteva essere quella verso il proprio domicilio. In considerazione di ciò le pattuglie presenti sul territorio italiano sono state dislocate nei punti nevralgici delle principali arterie stradali e proprio grazie a tale strategia i carabinieri sono riusciti a bloccare il fuggitivo all’uscita del casello autostradale di Cattolica. All’atto del controllo il mezzo aveva riportato ingenti danni alla carrozzeria, conseguenza dello speronamento di una pattuglia della polizia civile sammarinese nonché dell’abbattimento di alcuni segnali stradali nel corso della folle corsa: durante l’inseguimento sul Titano sono state danneggiate anche diverse auto in transito e abbattuti diversi cartelli della segnaletica. Inoltre, all’altezza del sottopasso dell’Atlante, la persona alla guida della Bmw ha speronato l’auto degli agenti nel tentativo di raggiungere il confine, ferendoli. Il soggetto italiano è risultato positivo all’alcoltest. Lievi per fortuna le conseguenze per i due agenti del Titano: medicati al pronto soccorso, hanno ricevuto una prognosi di 4 e 6 giorni per quello che viene comunemente definito “colpo di frusta”. Alla fine il pirata della strada è stato denunciato in Italia per guida in stato di ebbrezza, e a San Marino per danneggiamento delle auto, per non essersi fermato all’alt della polizia e per la violazione delle norme Covid perché, come risulta dalla telecamere al confine di Stato, è entrato ed uscito dal territorio sammarinese senza fermarsi e senza alcun motivo di necessità.
Repubblica Sm