Gli esperti internazionali: “Necessaria una strategia per ripulire i bilanci delle banche”.
Il Titano ha incassato l’apprezzamento del Fondo Monetario che pubblicamente ha elogiato il governo per la scelta di Wafik Grais quale Presidente di Banca Centrale. “Una scelta chiara che va verso l’internazionalizzazione e la trasparenza” ha commentato Alexander Tieman. Dal canto suo Grais ha riconfermato quanto gia? ribadito negli ultimi giorni: la strada e? quella della trasparenza, dello sviluppo del settore, di una maggiore apertura e cooperazione internazionale. Il portavoce del FMI, Alexander Tieman, ha offerto diversi spunti di riflessione sull’economia sammarinese, che qui di seguito proponiamo.
“San Marino – rilevano dal Fondo Monetario – sta uscendo da una lunga recessione. La missione si congratula con le autorita? per aver mantenuto una politica fiscale prudente nel corso dell’intero periodo, per aver significativamente intensificato la cooperazione internazionale ed aver rafforzato la supervisione e la vigilanza bancaria. Nell’immediato futuro, le grandi sfide riguardano la trasformazione della nascente ripresa in una crescita sostenibile, il completamento della ristrutturazione della Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino (CRSM), nonche? la riduzione dell’elevato stock di crediti deteriorati (NPL) nel sistema bancario.
Le problematiche del settore finanziario devono essere affrontate rapidamente per consentire al sistema bancario di riprendere l’attivita? creditizia a favore dell’economia e ridurre al minimo i potenziali costi fiscali per lo Stato. La disciplina fiscale per la ricostituzione delle riserve, anche attraverso l’introduzione dell’IVA, dovrebbe essere priorita? della politica fiscale. A tale proposito, il governo dovrebbe altresi? puntare a graduali e modesti tagli alla spesa corrente per finanziare le necessarie spese in conto capitale. Ulteriori progressi nel contesto imprenditoriale e la flessibilita? del mercato del lavoro faciliterebbero un riequilibrio dell’economia cosi? da favorire una diversificazione dell’attivita? economica. Nel frattempo, resta fondamentale un’attenzione costante alla cooperazione internazionale.
1. Dopo sei anni di recessione, l’economia di San Marino mostra i primi segni di ripresa. Gli indicatori ad alta frequenza rivelano una stabilizzazione dell’economia nel 2015, mentre si attende una modesta ripresa con una crescita di circa l’ 1 percento per il 2016 e negli anni successivi. Tuttavia, l’elevato stock di crediti deteriorati nel settore bancario e la ristrutturazione ancora incompleta della Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino rendono la ripresa piu? incerta. Tra gli aspetti positivi, va sottolineato che una maggior crescita in Europa e in Italia e la normalizzazione delle relazioni economiche bilaterali con quest’ultima potrebbero stimolare l’attivita? economica bilaterale piu? del previsto. Tutta- via, il prolungamento di una lenta crescita in Italia e nell’eurozona pongono rischi addizionali.
Il sistema bancario
2. La ricapitalizzazione della CRSM dovrebbe essere subordinata ad una piu? profonda riorganizzazione che riporti rapidamente la banca alla redditivita?. Cio? richiedera? probabilmente un piu? aggressivo ridimensionamento della banca. Il piano di riorganizzazione dovrebbe basarsi su ipotesi prudenti e mostrare in che modo la banca possa recuperare redditivita? pur in uno scenario avverso. La ricapitalizzazione in corso riportera? la posizione patrimoniale della banca in linea con i minimi regolamentari. Tuttavia, le migliori prassi internazionali richiederebbero che l’azionariato non statale venisse ulteriormente diluito. Inoltre, lo Stato, quale azionista di maggioranza, dovrebbe nominare amministratori con esperienza in ristrutturazioni bancarie in seno al consiglio della CRSM e nelle posizioni dirigenziali.
3. E? necessaria una strategia complessiva per ripulire i bilanci delle banche. L’attuale elevato stock di attivi deteriorati costitu- isce un freno alla redditivita? delle banche e limita la capacita? di in- termediazione e di concessione di nuovi crediti. Pertanto, affrontare la questione dei crediti deteriorati e? fondamentale per salvaguardare la stabilita? finanziaria e sostenere la nascente ripresa economica di San Marino. La strategia dovrebbe essere adeguatamente scadenzata e fondarsi su due pilastri:
• Andrebbe condotto un esercizio di valutazione degli attivi bancari (AQR), seguito dal rafforzamento degli accantonamenti ed eventuale ricapitalizzazione come suggerito lo scorso anno dalla delegazione del FMI. Come primo passo, una valutazione prospettica della qualita? dell’attivo di tutte le banche dovrebbe ridurre l’incertezza ad essa relativa. Allo stesso tempo, gli accantonamenti andrebbero aumentati al fine di portare gli attuali indici di copertura dei crediti deteriorati – relativamente bassi – a livelli adeguati. Il possibile insorgere di deficienze patrimoniali dovra? essere affrontato attraverso piani di ricapitalizzazione orientati al mercato o con la risoluzione delle banche in dissesto.
• Si dovrebbero affrontare gli ostacoli normativi e giuridici nella gestione e risoluzione dei crediti deteriorati. Andrebbero rimossi i disincentivi fiscali per la ristrutturazione e cancellazione dei debiti. Si dovrebbe valutare l’introduzione di una maggiore flessibilita? delle normative che disciplinano le societa? di gestione patrimoniale per attivi deteriorati. Il regime di insolvenza dovrebbe essere migliorato per facilitare la riorganizzazione di imprese economicamente sane, anche garantendo meccanismi di pre-insolvenza e una corsia preferenziale per l’approvazione di accordi di ristrutturazione da parte del tribunale, tutelando la concessione di nuovi finanziamenti e offrendo un migliore equilibrio dei diritti del debitore e dei relativi creditori, in linea con le migliori prassi internazionali. Da ultimo, per migliorare il funzionamento del mercato, e sostenere il valore delle attivita? immobiliari, le autorita? dovrebbero esplorare la possibilita? di una apertura limitata del mercato immobiliare sammarinese a investitori non residenti.
4. Per la rapida e completa attuazione di questa strategia c’e? bisogno di uno stretto coordinamento tra gli attori principali e, possibilmente, di risorse addizionali. Un intenso coordinamento tra il governo, la banca centrale (BCSM) e le banche e? di cruciale importanza per il successo della strategia. A tale riguardo, l’attenzione da parte della BCSM al problema dei crediti deteriorati ed alle politiche per affrontarlo e? incoraggiante. E? altresi? importante garantire che la BCSM disponga di risorse adeguate per espletare tale compito, esercitando le proprie funzioni in modo indipendente.
Politiche di finanza pubblica
5. San Marino dovrebbe gradualmente ricostituire le riserve di bilancio risultate cosi? utili in passato. Tali riserve hanno permesso allo Stato di ammortizzare la spesa sociale durante la crisi e le sue conseguenze e potrebbero essere necessarie in futuro per rispondere in modo simile a eventuali nuovi shock. Sebbene le politiche attuali stabilizzino il debito al livello di quest’anno, un aggiustamento di bilancio complessivo dell’ l percento del PIL in quattro anni porrebbe il debito su una traiettoria discendente e creerebbe spazio per affrontare gli alti costi di bilancio potenzialmente derivanti dal sistema bancario.
6. Questo modesto aggiustamento di bilancio dovrebbe avere inizio dal prossimo anno. La spe- sa pubblica aggiuntiva in conto capitale, iscritta in bilancio nella misura di € 10 milioni all’anno a partire da quest’anno, contribuira? a sostenere la ripresa. Il modesto disavanzo che ne risulterebbe non dovrebbe essere compensato. A partire dal 2017, l’obiettivo dovrebbe essere quello di aumentare lievemente il gettito mentre le spese correnti dovrebbero essere ridotte di un quarto di punto percentuale del PIL su base annua tra il2017 e il 2020. Cio? creerebbe durevole spazio per mantenere spese in conto capitale piu? alte.
7. L’introduzione dell’imposta generale sui consumi (IGC), programmata per il 2017, resta una priorita?, sebbene il contenimento della spesa per le retribuzioni del settore pubblico e la riforma del sistema pensionistico siano anch’esse importanti. L’introduzione dell’IGC dovrebbe favorire un aumento delle entrate compreso tra lo 0.5-1 per cento del PIL ponendo l’aliquota a un livello appena piu? alto rispetto a quella che manterrebbe invariato il gettito. Le politiche di spesa dovrebbero essere finalizzate a ridurre ulteriormente l’ammontare delle retribuzioni del settore pubblico – sebbene le politiche adottate dalle autorita? abbiano gia? ridotto tale spesa di un mezzo punto percentuale del PIL nel corso degli ultimi anni – nonche? a razionalizzare ed a ridurre lievemente la spesa per le pensioni pubbliche e le prestazioni di assistenza sanitaria finanziate dallo stato. In questo contesto, la missione del FMI accoglie favorevolmente l’impegno del- le autorita? a riformare il sistema previdenziale pubblico e la recente costituzione di un gruppo di lavoro per esplorare opzioni al fine di garantire la sostenibilita? a lungo termine del sistema.
8. Le autorita? dovrebbero valutare possibili opzioni di finanziamento esterno. Cio? contribuirebbe a diversificare le fonti di finanziamento ed a rompere il legame fra banche e debito sovrano.
Considerando la prevista limitata ampiezza di un eventuale fabbisogno, si potrebbero considerare prestiti su mercati finanziari internazionali, un collocamento privato esterno o un prestito sindacato. Gli attuali bassi tassi di interesse internazionali presentano un’opportunita?, in quanto limitano i costi aggiuntivi. Inoltre, concordare una linea di credito contingente con le autorita? italiane fornirebbe un ‘utile riserva di liquidita?.
Contesto imprenditoriale e cooperazione internazionale
9. Il governo ha adottato misure importanti per migliorare il contesto imprenditoriale ed il mercato del lavoro. Tali misure includono la semplificazione delle procedure per la creazione d’impresa e per l’intestazione degli immobili, l’introduzione di un salario di ingresso, la riduzione temporanea dei contributi sociali per l’assunzione di lavoratori disoccupati. Il governo ha sperimentato procedure agevolate per l’assunzione di lavoratori qualificati non residenti per le start-up e dovrebbe considerare l’applicazione di queste procedure a tutta l’economia. E? stato altresi? istituito un parco scientifico e tecnologico, dove le prime start up sono attualmente operative e in espansione. Tali cambiamenti sono importanti per sostenere il riequilibrio dell’economia sammarinese verso il settore industriale ed i servizi non finanziari.
10. L’attenzione di San Marino al miglioramento della cooperazione internazionale ha prodotto i suoi frutti e dovrebbe essere mantenuta. La decisione dell’Italia di inserire San Marino nella sua whitelist fiscale verso la fine del 2014 e la conclusione dell’accordo di cooperazione economica bilaterale hanno costituito un importante passo verso l’apertura e la trasparenza. E’ auspicabile che l’attivazione della centrale
dei rischi avvenga come previsto, facilitando la cooperazione con la Banca d’Italia ed aiutando le banche a valutare i rischi creditizi. Infine, la missione del FMI accoglie con favore l’apertura di un negoziato per un accordo di associazione con l’Unione Europea, l’imminente completamento della valutazione nazionale dei rischi e lo scambio di informazioni fiscali che avra? inizio nel 2017”.
David Oddone, La Tribuna