San Marino. Fondovalle, oltre alle bombe anche le frane. Il responsabile della sicurezza del cantiere: “Registrati movimenti del terreno vicino alle case”.

Schermata 2015-04-01 alle 07.31.23Esplosioni ordigni: “Nessun pericolo per i residenti”.

Dopo la rivelazione di ieri sulle nostra pagine, dell’interruzione dei lavori della Strada di Fondovalle a causa del ritrovamento di un ordigno bellico e della conseguente operazione di sminamento ad opera di un’azienda specializzata toscana, oggi ritorniamo sull’argomento, soffermandoci sulla questione della sicurezza del cantiere.

A tal proposito abbiamo intervistato il responsabile della sicurezza del cantiere, l’architetto Maurizio Guidi, il quale ci ha spiegato che “stiamo attendendo di ricominciare i lavori limitatamente alle condizioni atmosferiche. I lavori si sono interrotti a causa del maltempo e il terreno è ancora troppo bagnato per riprendere le operazioni di sminamento. Il ritrovamento dell’ordigno bellico ci ha costretto a fare la bonifica e la stagione molto piovosa ha contribuito ad allungare le tempistiche.

Appena sarà possibile la ditta specializzata deve finire lo sminamento, il cui progetto di bonifica della zona è stato approvato dal comando militare di Padova. La zona – precisa l’architetto – non è pericolosa. Se venissero trovati altri ordigni, quest’ultimi essendo sotto terra non possono assolutamente esplodere. E comunque l’area è recintata all’interno del cantiere della strada di Fondovalle. La ditta specializzata quando entra nel cantiere procede secondo uno schema preciso, in maniera sistematica, delimitano le zone con delle bandelle/bandierine arancioni. Operano mediante precise trivellazioni che eseguono dopo aver usato il metal detector e altri strumenti di rilevazione, che permettono di rilevare qualsiasi tipo di corpi metallici”.

Secondo quanto dichiarato dal responsabile della sicurezza del cantiere, “l’area è recintata e il cantiere è chiuso quando nessuno vi lavora al suo interno; non c’è perciò pericolo per i residenti e i cittadini”. Purtroppo, dobbiamo però rivelare che venerdì

scorso, quando abbiamo fatto un sopralluogo sul cantiere, il cancello principale, che dovrebbe essere chiuso, visto che i lavori sono fermi, era completamente aperto. Su questa mancanza, Guidi non ha saputo dare spiegazioni e ha semplicemente detto che controllerà al più presto. “L’opera di sminamento – prosegue – è una precauzione che ci impone la Legge italiana, ma non è detto che ci siano altri ordigni. La Legge sulla sicurezza impone di fermare i lavori. Dopo lo sminamento, che riprenderà non appena il terreno, per il momento troppo bagnato, lo permetterà. Queste piogge hanno persino creato dei movimenti del terreno, e visto che il terreno è già di per sé abbastanza instabile, si potrebbero formare delle frane all’interno dello stesso cantiere. Il pericolo è dato dall’eccezionalità del maltempo. Siamo preoccupati anche perché ci sono diverse abitazioni vicine al cantiere e abbiamo registrato alcuni piccoli movimenti di terra. Abbiamo per questo consolidato la scarpata con delle paratie in cemento armato. Al momento non ci sono scavi aperti”.

Conclude: “Buona parte del lavoro era stato già fatto. Entro l’estate si dovrebbero finire i lavori e di conseguenza verrà aperto il secondo tratto della Strada di Fondovalle che porta verso la zona industriale di Galazzano”.

Francesco De Luigi, La Tribuna