San Marino. Forum del turismo: connettività, inclusione e comunicazione per progetti integrati di sviluppo tra tutti i “Lovely places” dall’Adriatico all’Appennino

San Marino. Forum del turismo: connettività, inclusione e comunicazione per progetti integrati di sviluppo tra tutti i “Lovely places” dall’Adriatico all’Appennino

“Oggi lanciamo NEXT, un forum sul turismo, una piattaforma di eccellenza per costruire insieme le strategie future”. È stato l’incipit del saluto istituzionale da parte del SDS Federico Pedini Amati, al Kursaal, di fronte ad una platea di ospiti illustri. Il richiamo, per tutti, alla creazione di un nuovo strumento per progettare strategie integrate dove tutti i soggetti abbiano piena visibilità e ogni singola eccellenza possa essere declinata al meglio delle sue possibilità.

In principio c’era stato il TTT (Tavolo Turistico Territoriale) che aveva messo insieme San Marino con tutti i Comuni della Valmarecchia ed era riuscito perfino ad ottenere finanziamenti europei per progetti mirati. Adesso si fa un ulteriore passo in avanti, sempre nell’ambito del “Sustainable tourism development project”, con la nuova piattaforma NEXT e il suo “Lovely places”. Una pubblicazione di tutti i posti incantevoli nel raggio di 50 chilometri, dalla costa adriatica all’Appenino, attraverso Marche, Emilia Romagna, Toscana, con San Marino come ideale fulcro aggregante. Un progetto che annulla gli antichi campanilismi in nome dell’integrazione e dell’importanza della comunicazione. Ma anche la rappresentazione plastica di rapporti bilaterali tra due Stati e tra i rispettivi territori che, come ha sottolineato Pedini: “Sono diventati familiari. Riguardo al turismo, siamo una sorta di famiglia allargata: quando si lavora insieme e si fa squadra, poi i risultati arrivano”.

In platea, l’Ambasciatore d’Italia Fabrizio Colaceci, rappresentanti ministeriali e delle amministrazioni locali, accademici, l’Ordine dei Giornalisti di Bologna e la Consulta sammarinese per l’informazione, investitori e influencer. Via web, il saluto del ministro Daniela Santanché, che all’ultimo minuto ha dovuto declinare l’invito a presenziare i lavori. 

Strutturati in diversi panel tematici, i lavori del forum hanno evidenziato alcune parole chiave che saranno il leitmotiv del turismo del futuro. È evidente, come è stato fatto notare da diversi relatori, che il turismo è cambiato, perché sono cambiate le persone, i loro interessi e i loro desideri. Ma i numeri sono imponenti, ha fatto notare Gianluca Caramanna, Consigliere del Ministro del Turismo. In Italia si parla di 458 milioni di presenze, 2 milioni a San Marino. “Ma non si deve parlare di overtourism, perché è un boomerang. Se si comincia dire che c’è troppa gente, che non si gira, che non ci sono i servizi, le persone non vengono più. I flussi vanno gestiti e organizzati”. La strategia giusta, a suo parere, è il marketing territoriale che mette a frutto i patrimoni locali, pubblicizzandoli per creare quel desiderio che fa la differenza tra una meta e l’altra. 

Quando si parte con l’inclusività, si parte bene. Quindi mi aspetto molto da NEXT” ha detto Alessandra Priante, presidente Enit. In effetti, il turismo è inclusivo anche dal punto di vista economico, perché attira investimenti, perché la gente va dove c’è gente, purché ci sia la comunicazione giusta. “Bisogna avere coerenza, quando si fa comunicazione – ha specificato – e bisogna parlare di tutti dentro un’offerta integrata”. Lovely places ne è appunto un esempio. Ma ha anche suggerito di uscire dalla logica del turismo delle presenze. Non è tanto importante quanti sono gli arrivi, bensì quanto a lungo i turisti si sono fermati in un luogo e quante cose hanno visitato nelle vicinanze. “L’obiettivo non è andare in una destinazione, è tornarci” ha precisato, sottolineando come non ci sia niente di più efficace del racconto personale di un’esperienza per fare della buona pubblicità. Concetto che poi è stato ripreso e approfondito anche da Osvaldo Bevilacqua, maestro del turismo raccontato sui borghi e sui luoghi più belli d’Italia. “I borghi rappresentano il futuro del turismo e della comunicazione” ha detto.  

Alla faccia dei social e della chatgpt. Perché è vero che l’IA è uno strumento facile e meraviglioso, ma solo finché riusciamo ad esercitare su di esso controllo e responsabilità, tenendo ben presente che l’IA è solo un codice numerico, mentre il giornalista è un professionista con un codice etico. Ecco, dunque, le parole chiave: inclusività e comunicazione integrata, specialmente per una rete di piccoli territori che da soli avrebbero un’attrattività minima, ma che insieme possono sviluppare un potenziale enorme e coprire quel 15% del PIL che si registra a livello nazionale derivante dal turismo. 

Particolarmente apprezzata la lectio magistralis del professor Bernard Cova, della Bocconi di Milano, sui temi del marketing tribale, storytelling e turismi di comunità; ma anche sulla decelerazione e disconnessione dell’esperienza turistica come marketing per il turismo spirituale. Per ultimo, ma sicuramente non da ultima, quella nota di bellezza che ha caratterizzato l’apertura dei lavori, con gli inni nazionali, quello italiano e quello sammarinese, cantati da Alessandra Busignani: bravura, professionalità, perfezione che hanno dato la cifra dell’arte sammarinese del bel canto.