Lente di ingrandimento su San Marino Innovation. Un’interpellanza con contenuti molto concreti vuole far luce sul piano
di assunzioni. Del resto la democrazia non è astrazione ma pratica, altrimenti è una presa in giro.
Nell’ultima sessione del consiglio grande e generale dalle la di opposizione in molti hanno preso la parola per porre al centro del dibattito una questione non di poco conto. Alcuni membri di maggioranza sarebbero infatti stati assunti all’interno di determinati enti.
A toccare per primo l’argomento anche se partendo da lontano era stato il consigliere di Rete Roberto Ciavatta nel suo intervento sulle modi che al regolamento consiliare “si dice giustamente che si vogliono mettere sullo stesso piano i consiglieri, quelli che lavorano nel pubblico e quelli che invece sono impiegati nel privato, rispetto a questi ultimi si è più volte sottolineato come alcuni di essi abbiano rischiato anche il posto di lavoro.
Diciamo che in determinati casi magari può essere così mentre altre volte un lavoro lo si trova proprio per il ruolo che si riveste in consiglio grande e generale”. “Si vuol ribadire con forza – ha poi proseguito il consigliere Ciavatta – che chi fa politica non deve essere professionalizzato perché l’avere un lavoro proprio fa sì che non si debba pesare sulle casse dello Stato, ma questo è vero a metà, si pensi solo per fare un esempio al fatto che con queste convocazioni si porta a casa uno stipendio al mese, parliamo di circa 1700 euro a testa”.
Il problema delle nomine in questo periodo è assieme ad altri in cima alle preoccupazioni della politica. Lo hanno ribadito un po’ tutti partendo dal consigliere Mariella Mularoni del Pdcs no ad arrivare al capogruppo del Ps Alessandro Mancini.
Tali preoccupazioni sono così sfociate nella seguente inter-pellanza:
“Visto il Decreto Delegato 20 dicembre 2017 n. 144 Statuto dell’Istituto per l’innovazione della Repubblica di San Marino spa promulgato in base all’articolo 68, comma 4, della Legge 20 dicembre 2013 n. 174. Vista la delibera del Congresso di Stato n. 28 adottata nella seduta dell’11 dicembre del 2017. Considerato altresì che nel corso di questa legislatura il congresso di Stato ha voluto dare proprio impulso all’attività del parco scienti co e tecnologico oggi passato dalla denominazione Techno Science Park in San Marino Innovation.
Poiché, anche in ragione di quanto ripetutamente sostenuto in tutta la campagna elettorale, questa maggioranza vuole distinguersi per la trasparenza della propria condotta pubblica. Considerato tutto ciò, si interpella il Congresso di Stato al fine di conoscere:
– Business Plan e risultati da raggiungere in senso economico stretto e di prospettive generali del paese; quali le partnership avviate a livello internazionale;
– se esiste un piano delle assunzioni;
– quali le assunzioni già decise ed i dettagli in termini di inquadramento e retribuzione;
– quante assunzioni sia a tempo determinato che indeterminato sono state compiute con quali modalità di selezione e, nel caso di esistenza di commissione d’esame delle candidature, quali i componenti e con quale ruolo;
– la lista dei candidati per ogni ruolo”.
Se il governo e la sua maggioranza si stanno concretamente muovendo sulla strada della trasparenza, leggeremo presto la risposta.
Del resto la democrazia non è astrazione ma pratica, altrimenti è una presa in giro.
La RepubblicaSM